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Primavera, Guidi: "La squadra ha reagito alle difficoltà. Questa è una vittoria del gruppo"

di Marco Campanella

Al termine di Genoa-Roma Primavera, ha parlato Federico Guidi

Federico Guidi ai canali ufficiali del club

Partita difficile, loro sono una squadra molto fisica: la Roma l'ha messa più sull'aspetto tecnico, del palleggio, della qualità di manovra.
"Non poteva essere altrimenti, il Genoa è una squadra che l'ultima volta che ha perso in casa era settembre e qui mette in difficoltà tutti: è una squadra che per aggressività, per intensità nei duelli e per falli, è prima. Dai dati statistici, quindi, sapevamo che non potevamo metterla da quel punto di vista lì, ma dovevamo continuare a fare quello che siamo abituati a fare. Non ero contento alla fine del primo tempo perché, nonostante fossimo a favore di vento, eravamo in ritardo negli smarcamenti, non riuscivamo con la nostra qualità a venire fuori dalla loro pressione, mentre le cose sono notevolmente migliorate nel secondo tempo, e abbiamo costruito altre tre volte i presupposti per andare in gol, creando delle occasioni veramente limpide. Quindi, nonostante tutte le difficoltà che avevamo oggi, e anche in relazione all'avversario che avevamo davanti, penso che la squadra abbia fatto veramente un'ottima partita e che abbia meritato il risultato".

Il pareggio del Genoa arriva per un pallone che forse doveva essere rinviato un pochino prima: una piccola sciocchezza, altrimenti eravate in vantaggio alla fine dei primi 45 minuti.
"Sì, è stata una situazione che mi ha fatto anche un po' arrabbiare con i ragazzi, perché devono cominciare a capire quanto pesano i palloni e soprattutto in che situazione sono: la partita era praticamente finita e non si può giocare con quella leggerezza l'ultimo pallone del primo tempo, perché abbiamo concesso ingenuamente una punizione che ci è costata il pareggio. Se vogliono diventare calciatori, devono cominciare a pensare che ogni singolo pallone va giocato sempre con grande qualità, analizzando la situazione del momento, Nel secondo tempo, questo tipo di errore non è stato fatto, c'era grande concentrazione, c'era grande voglia e quindi sono uscito dal campo molto soddisfatto, perché la squadra ha reagito alla difficoltà che avevamo affrontato nel primo tempo".

Alla fine, Oliveras è salito in cattedra. Magari, a volte si concede qualche tacco, qualche giocata nelle zone pericolose di campo, ma poi nel finale ha messo una bella palla dentro, con il timing giusto, per Marazzotti.
"Assolutamente sì, Oliveras oggi ha disputato un primo tempo anonimo, non mi piaceva la sua prestazione: è venuto fuori con il passare dei minuti e penso che abbia giocato un secondo tempo di ottima fattura, con grande qualità, che poi è quello che noi ci aspettiamo da lui, perché crediamo ciecamente nelle sue potenzialità. E lui deve essere bravo - è rientrato da un lungo infortunio - a trovare grande continuità, come ha fatto nel secondo tempo". 

Che valori hanno questi tre punti su questo campo? Mancavano sei giocatori che hanno realizzato 16 gol dei 21 segnati dalla Roma.
"Tanto valore, significa che il lavoro che il gruppo svolge in settimana è fatto bene. E soprattutto, sono contento perché, nel momento in cui chiamo in causa dei ragazzi che fino a oggi avevano avuto poco minutaggio, loro devono cogliere queste opportunità. E oggi sono stati bravi a farlo. Questa è la vittoria della totalità del gruppo. Sono fortunato ad allenare dei ragazzi così concentrati, così attenti e che, soprattutto, sanno combattere nelle difficoltà e reagire. Questo è sinonimo di grande mentalità e speriamo che continuino così, perché è così che si toglieranno delle soddisfazioni".


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