Primavera, Guidi: "Mi spiace per il gol preso, la mentalità deve essere sempre feroce. Orgogliosi dell'esordio di Majchrzak"
Federico Guidi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato al termine della vittoria contro l'Empoli per 4-1.
Questa squadra produceva tanto, ma non riusciva a segnare. Poi ha segnato 4 gol con il Napoli e 4 oggi.
"Come mi avete sentire dire spesso, l'importante era che le occasioni le creassimo e la Roma le ha sempre create. Come avevo detto prima del match, a questa squadra mancano dei punti che avrebbe meritato di avere, per quello che ha messo in campo.
Oggi i ragazzi sono stati bravi. Siamo partiti con ritmi un po' blandi, che non mi piacevano nel primo quarto d'ora, perché la palla circolava un po' troppo lentamente. Non appena abbiamo aumentato un po' i giri, abbiamo trovato le nostre linee di passaggio e i ragazzi sono stati bravi a indirizzare la partita, concretizzando le occasioni prodotte. Anzi, avremmo potuto anche insistere, per fare qualche gol in più.
Mi dispiace solamente per gli ultimi minuti - mi sono anche un po' arrabbiato - perché l'errore che non dobbiamo commettere mai è quello di spengere un po' la luce, perché dispiace prendere gol in una partita nella quale avevamo concesso pochissimo. Per diventare professionisti, la concentrazione è la prima cosa. E loro devono imparare a mantenerla anche oltre i 90 minuti".
Quel gol alla fine non le è andato proprio giù. È un discorso di mentalità.
"Sì, ma è un discorso della formazione, che ogni singolo calciatore deve avere per poter ambire al calcio che conta. La mentalità deve essere sempre feroce, con grande cattiveria, con grande furore agonistico su ogni palla, perché quella palla non sai mai dove possa proiettarti: se verso un tipo di carriera o verso un altro. E loro ne devono essere consapevoli, perché lo scalino da salire tra campionato Primavera e Serie A è molto alto.
Anche se siamo a marzo, dobbiamo cominciare a capire che se siamo sul 4-0, o facciamo il quinto o la partita deve finire così. Non dobbiamo dare agli avversari l'opportunità di ritornare in partita, perché poi il calcio è veramente strano".
Calcio che conta che ieri ha assaggiato Majchrzak: è l'ennesimo giocatore che debutta in Prima Squadra.
"Questo è per noi motivo di grande orgoglio, perché noi finalizziamo il nostro lavoro solo se ognuno di loro riesce ad aprire le porte della Serie A, entrando nella nostra Prima Squadra. Siamo orgogliosi, perché quella è la vittoria del Settore Giovanile: vedere le proprie pianticelle sbocciare e arrivare allo Stadio Olimpico.
Sono contento per Jordan, e spero che possano essercene degli altri. Perché oltre a quelle sul campo, le vittorie che contano veramente sono i ragazzi che arrivano in Serie A".