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Primavera, Guidi: "Non posso rimproverare nulla alla squadra, questa è la strada giusta"

di Emiliano Tomasini

Al termine di Sampdoria-Roma Primavera l'allenatore giallorosso Federico Guidi ha parlato ai canali del club.

"È un peccato, perché - come a Cagliari - il risultato non ci premia per la prestazione che siamo riusciti a fare. È chiaro che oggi i ragazzi meritavano di vincere la partita. Peccato, perché abbiamo concesso anche pochissimo: si contano forse tre tiri in tutto il match da parte della Samp, mentre noi abbiamo creato tanto. Forse il rammarico è proprio quello: la mole di gioco e le occasioni create. Avremmo potuto fare forse di più sull'ultimo tocco. In alcune circostanze siamo stati sfortunati, come sul palo di Pagano, in altre è stato bravo il portiere della Sampdoria. Però, la prestazione c'è stata e la squadra è stata in campo in modo molto efficace. Peccato per il risultato, ma questa è la strada che vogliamo seguire. E lo dobbiamo fare con forza, senza farci trasportare dall'emotività del risultato".

La chiave possono essere stati quei 20, 25 minuti del secondo tempo nei quali avete assediato la Samp, ma non è arrivata la stoccata che avrebbe cambiato definitivamente la partita?
"Sì, nei primi venti minuti della ripresa siamo stati veramente arrembanti e loro facevano fatica a superare la loro trequarti. E sempre per pochissimi centimetri non siamo riusciti a fare gol. Se ci fossimo riusciti, la partita si sarebbe incanalata sulla nostra inerzia e sulla nostra prestazione, che avrebbe dovuto essere premiata con il gol. Sono cose che accadono nel calcio. Dobbiamo resettare e trovare forti motivazioni, perché dobbiamo vivere questa partita come un'ingiustizia. Il risultato non ci premia, ma ai ragazzi non posso rimproverare niente".

Da quando è andato via Satriano, in attacco bisogna forse trovare qualcosa?
"È chiaro che è andato via il capocannoniere del campionato. Giustamente, perché il suo percorso nel Settore Giovanile era finito. E abbiamo pensato al bene del ragazzo, piuttosto che all'egoismo di tenerlo in squadra per raggiungere magari un risultato. Basta guardare le liste: loro oggi giocavano con cinque fuoriquota, tra i quali addirittura un 2002 e gli altri erano dei 2003. Chiaramente, quindi, qualcosa può mancarci sotto il profilo dell'esperienza, rispetto a quando avevamo Satriano davanti. Però, Misitano ha fatto una buona gara, Padula ha avuto un'occasione davanti al portiere e non siamo stati bravi a finalizzarla. Secondo me, avrebbe potuto essere l'1-0 o l'1-1 immediato. L'importante è che la squadra crei questa moltitudine di occasioni da gol. Verrà il momento in cui saremo molto più bravi a finalizzarle o soprattutto saremo anche leggermente più fortunati. L'importante è che la squadra continui a creare, come sta facendo adesso".

Tutte le grandi del campionato Primavera stanno incontrando delle difficoltà.
"Sì, è un campionato equilibrato. E poi, da gennaio, gli effettivi sono un po' cambiati: le squadre che avevano paura di retrocedere hanno messo dentro dei giocatori che venivano dalla Serie A, come Aquino, il capitano 2002 della Sampdoria. Noi pensiamo che vada messo il giovane al centro e abbiamo fatto il discorso opposto: coloro che erano pronti sono stati mandati a farsi le ossa, per continuare a crescere e a migliorare. Se guardiamo le prime partite di questo 2023, le squadre che stanno correndo sono quelle che giocano sempre ai limiti di età, con fuoriquota 2003 e addirittura 2002. Questo può sicuramente incidere".


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