Roma-Lazio - I duelli del match

Ultima gara prima della sosta per le nazionali, con l'Italia alla caccia di un posto al prossimo Mondiale in Qatar, con la Roma attesa dal derby della Capitale contro la lanciata Lazio di Maurizio Sarri.

Come di consueto, Vocegiallorossa.it propone ai nostri lettori i duelli che decideranno il match.

VINA-FELIPE ANDERSON - Tra El Shaarawy, Zalewski e Vina, quest'ultimo dovrebbe essere scelto da José Mourinho come quinto di sinistra nella linea dei centrocampisti. Per il calciatore sarà l'occasione per riscattare la gara di andata dove ha tremendamente sofferto la velocità e le incursioni di Felipe Anderson. Con Karsdorp più libero di attaccare, il compito principale di Vina sarà quello di contenere l'esplosività del brasiliano che, seppur a sprazzi, quando si accende può essere molto pericoloso.

SMALLING-IMMOBILE - Dopo i tanti problemi nella prima parte di stagione, il difensore inglese ha trovato continuità e guiderà la difesa con il rientrante Mancini (squalificato in Conference League) e Kumbulla. Da Lukaku a Vlahovic, passando per Ibrahimovic e Dzeko, Smalling ha affrontato diversi grandi attaccanti del nostro campionato, compreso ovviamente Immobile. Il bomber biancoceleste, da poco miglior marcatore assoluto della storia della Lazio, è senz'altro il pericolo numero uno e Smalling deve necessariamente trovare il modo di fermarlo come fatto, in qualche circostanza, nei derby precedenti

PELLEGRINI-LEIVA - Nonostante l'attacco febbrile e la faringite, il capitano stringerà i denti e giocherà dal 1' come annunciato dallo stesso Mourinho in conferenza. Pur non vivendo un periodo brillantissimo, Pellegrini è riuscito comunque a suo modo a rendersi decisivo come in occasione del rigore freddamente realizzato nel recupero di Udinese-Roma. All'andata fu costretto ad assistere al match dalla tribuna causa squalifica, quest'oggi vuole rendersi protagonista di una giornata da sogno da regalare ai suoi tifosi. Decisivo, in mezzo al campo, il duello con Leiva che è stato al centro delle polemiche nella gara del 26 settembre per non aver ricevuto il secondo giallo dopo la manata a Mkhitaryan, stessa circostanza che ha portato Pellegrini a saltare proprio quella partita.