I numeri di... Dybala e Soulé in Cagliari-Roma - I due argentini che accendono una Roma troppo spenta
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca Borgogno
Nel primo turno della nuova Serie A, la Roma esce con un punto dall'Unipol Domus Arena al termine di una gara di certo non entusiasmante. Un primo tempo di studio tra due squadre un po' troppo imballate e poco coraggiose, con un solo tiro in porta a opera dei padroni di casa. Nel secondo tempo la partita si fa più intensa, anche se bisogna aspettare l'ultimo quarto di gara per vedere le occasioni principali della partita. Con le squadre più lunghe e sulle gambe, più che lecito per un match del 18 di agosto, una traversa per parte e qualche occasione sciupata da ambo i lati (la Roma con Pellegrini e il Cagliari con Piccoli) non riescono però a sbloccare il risultato, che si spegne con uno 0-0 che fa più felici gli isolani rispetto ai capitolini. In casa Roma ha sicuramente inciso l'ingresso di Paulo Dybala, al centro dei rumors di mercato per il possibile passaggio in Arabia, che subentrando al 69' minuto al posto di Zalewski, ha alzato il livello qualitativo offensivo dei giallorossi, dimostrandosi un giocatore a cui sembra difficile a oggi rinunciare.
LE STATISTICHE DI DYBALA - L'argentino fa il suo ingresso in campo al 24' della ripresa piazzandosi alto a destra, anche se fin da subito inizia a svariare un po' su tutto il fronte offensivo, come dimostra la sua heat map, che lo vede collocato anche sul lato opposto del campo, dove spesso cerca di fornire uno scarico a Soulé quando l'altro argentino punta l'avversario. Dybala viene spesso cercato dai compagni, che vedono in lui un porto sicuro a cui affidare il pallone, e di certo non si sbagliano, dato che la Joya completa il 73% dei passaggi (8/11) di cui 3 risultano passaggi chiave, in particolare quello che il classe '93 mette sulla testa di Dovbyk che sbatte sulla traversa è una delle occasioni in assoluto più ghiotte del match. Inoltre l'argentino si dimostra in forma, vincendo 3 contrasti su 3 da terra e subendo 2 falli, che portano la Roma a potersi creare delle occasioni da calcio piazzato, spesso decisive per sbloccare partite come quella di ieri sera. Anche il 100% di 1vs1 vinti e di dribbling tentati e riusciti rendono bene l'importanza della qualità del giocatore, alla quale la Roma oggi sembra ancora dipendere tanto.
IL CONFRONTO CON L'ALTRO ARGENTINO - Al di là di quale possa essere il futuro di Paulo Dybala, la sensazione dopo il match di ieri è che la Roma abbia intanto trovato un'altra ala destra che ha tutte le carte in regola per essere il presente e il futuro di questa squadra. Si tratta del 2003 Matias Soulé, acquistato dalla Juventus in questa finestra di mercato e già ben inserito nello scacchiere di De Rossi. L'argentino mostra caratteristiche che la Roma e il suo allenatore cercavano a tutti i costi, soprattutto in termini di velocità nel puntare l'uomo e tentare l'uno contro uno. Nonostante ieri sia peccata un po' di precisione in questo senso, con solo il 30% di uno contro uno vinti (3/10) e il 40% di dribbling riusciti (2 su 5 tentati), il giovane ex Frosinone dimostra comunque di non aver patito il passaggio in una squadra di livello superiore rispetto ai ciociari, prendendo spesso l'iniziativa e non nascondendosi praticamente mai durante il match. Sono 2 infatti le occasioni create, con 1 tiro bloccato e 1 in porta che Scuffet è bravo a respingere sulla sua sinistra, al netto di una percentuale di passaggi riusciti molto alta, che raggiunge l'86% rispetto a quelli tentati (36/42). Il classe 2003 è bravo anche a dare una mano in fase di ripiegamento, recuperando il possesso in ben 5 occasioni e offrendo la possibilità di raddoppio a Celik. 89 minuti che fanno ben sperare in vista di questa stagione, con la Roma che, in attesa di sapere il futuro del suo giocatore più importante, si gode il suo nuovo talento argentino.