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Il filo di Fiorentina-Roma: Vincenzo Montella

di Marco Rossi Mercanti

Dopo il pari di Palermo e la faticosa vittoria sull'Empoli in Coppa Italia, la Roma è chiamata a rispondere sul difficile campo della Fiorentina per rimanere in scia della Juventus che, dopo la vittoria contro l’Hellas Verona, ha aumentato il proprio vantaggio sui capitolini a +5. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Vincenzo Montella.

Vincenzo Montella nasce a Castello di Cisterna il 18 giugno 1974. All’età di 12 anni approda nel settore giovanile dell’Empoli. Nella stagione 1990/1991 debutta con i toscani nell’allora Serie C1, totalizzando 51 presenze e 27 reti complessive nei 5 anni di permanenza con la maglia azzurra. Nell’estate del 1995, viene ceduto in prestito al Genoa in Serie B ed è con la casacca rossoblù che diventa celebre per la sua esultanza, dalla quale gli viene affibbiato il soprannome di “Aeroplanino”. Nell’unico anno trascorso con il Grifone, Montella realizza 21 reti in 34 partite: questi numeri gli consentono di rimanere nel capoluogo ligure anche nella stagione successiva, ma dalla sponda doriana.

Infatti, la Sampdoria lo acquista per 8,5 miliardi di lire dall’Empoli. Con i blucerchiati corona il sogno di debuttare in Serie A e la sua prima vittima nella massima serie è proprio la Roma, alla quale segna una doppietta nel 4-1 che la Sampdoria rifila in casa dei capitolini il 21 settembre 1996. Alla prima stagione in A, Montella sigla 22 reti, divenendo il miglior debuttante di sempre nel campionato italiano. Inoltre, eguaglia Ettore Puricelli per numero di doppiette consecutive realizzate, ossia 4. L’anno successivo, con 20 gol, si conferma sugli stessi livelli, mentre nel corso della sua ultima stagione con i doriani, a causa di un infortunio che ne frena le prestazioni (saranno 12 le reti complessive), vedrà la sua squadra retrocedere.

Pertanto, poco prima dell’inizio della stagione 1999/2000, la Roma decide di acquistarlo e Montella ripaga la fiducia dei capitolini con 18 gol in 31 presenze. Nella stagione 2000/2001, nonostante tante panchine (Capello preferisce il duo Batistuta-Delvecchio), l’Aeroplanino risulterà decisivo ai fini della conquista del terzo scudetto giallorosso, siglando 13 reti, l’ultima delle quali l’indimenticabile 17 giugno 2001 nel 3-1 contro il Parma. Il 10 marzo 2002 entra ulteriormente nel cuore dei tifosi giallorossi, risultando il primo giocatore a siglare 4 gol in un derby nell’1-5 rifilato alla Lazio allora allenata da Zaccheroni. Nei successivi anni in cui resterà nella Capitale, Montella perde gradualmente il posto da titolare e, di conseguenza, non riesce mai a superare la doppia cifra nel computo delle reti, eccezion fatta per la disastrosa stagione 2004/2005 (la Roma e la Lazio rischiarono una clamorosa retrocessione), in cui Montella disputa 37 partite con 21 gol all’attivo.

Nel gennaio 2007, i giallorossi lo cedono in prestito al Fulham. Con il club londinese, l’Aeroplanino metterà a referto 3 gol in 10 partite. Rientrato a Roma, opta per un ritorno alla Sampdoria, con la quale totalizza 13 presenze e 4 gol. Rientrato nuovamente nella Capitale, disputa la sua ultima stagione da calciatore professionista collezionando 12 gettoni nel 2008/2009.

Nonostante l’addio al calcio giocato, Montella rimane a Roma come allenatore dei Giovanissimi. Nel febbraio 2011, in seguito alle dimissioni di Claudio Ranieri, dimessosi dopo il 4-3 subìto contro il Genoa (i giallorossi erano avanti 0-3), la presidentessa Sensi gli affida la panchina capitolina sino al termine della stagione. Montella trascinerà la Roma dal nono al sesto posto, valevole per i preliminari di Europa League, e riuscirà a vincere anche il suo primo derby, grazie ad una doppietta di Totti il 13 marzo 2011.

A fine stagione, la nuova proprietà americana gli preferisce Luis Enrique e Montella decide di firmare con il Catania. Con gli etnei, raggiungerà una tranquilla salvezza dopo essere arrivato 11° in campionato e soprattutto otterrà il record dei punti totalizzati in A dai siciliani, ossia 48 (statistiche che verrà “aggiornata” dal Catania di Maran due stagioni dopo con 56 punti).

Nonostante la grande annata con i catanesi, decide consensualmente di lasciare la Sicilia per approdare alla Fiorentina. Con la squadra viola, Montella ottiene subìto un quarto posto, confermandosi anche nella stagione successiva, terminata con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Napoli, tristemente nota per i fatti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito.

Infine, per quanto riguarda il suo capitolo con la Nazionale, Montella debutta con la maglia dell’Italia il 5 giugno 1999 nel 4-0 rifilato al Galles. Disputerà un campionato Europeo nel 2000 ed un Mondiale nel 2002: in entrambe le manifestazioni, seppur per motivi diversi e noti ai più, Montella e compagni avranno molto da recriminare. L’amichevole vinta 2-0 contro la Russia il 9 febbraio 2005 sancirà la sua ultima apparizione con l’Italia, ovvero la numero 20, condita da 3 gol (1 al Sudafrica e 2 all’Inghilterra).

Identikit: Vincenzo Montella

Presenze in A: 288 (192 con la Roma)

Reti in A: 141 (83 con la Roma)

Palmarès (da calciatore): 1 Coppa Anglo-Italiana (Genoa, 1995/1996); 1 Campionato Italiano (Roma, 2000/2001); 1 Coppa Italia (Roma, 2006/2007); 1 Supercoppa Italiana (Roma, 2001).


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