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Il filo di Roma-Torino: Fabio Quagliarella

di Marco Rossi Mercanti

Dopo il deludente 2-0 subìto dal Napoli sabato scorso, la Roma è chiamata ad un immediato riscatto in campionato contro il Torino, imbattuto in campionato dall’ultima trasferta romana, datata 26 ottobre contro la Lazio, ma reduce da uno scialbo 0-0 casalingo contro l’Atalanta. Questa nuova rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Fabio Quagliarella.

Fabio Quagliarella nasce a Castellammare di Stabia il 31 gennaio 1983. All’età di 10 anni entra a far parte del settore giovanile del Torino, nel quale milita per sei anni. Il 14 maggio 2000 esordisce nella massima serie con il Toro, nella partita vinta per 2-1 contro il Piacenza. Dopo le parentesi in C2 e C1 rispettivamente con la Florentia Viola e con il Chieti, ritorna a Torino nella stagione 2004/2005, contribuendo con le sue 34 presenze, condite da 7 gol, alla promozione in A dei granata, alla quale però fa seguito il fallimento della società stessa.

Pertanto, Quagliarella si ritrova svincolato ed il suo cartellino viene acquistato dall’Udinese. Tuttavia, i friulani decidono di mandarlo in prestito all’Ascoli, dove realizza la sua prima rete in Serie A il 21 dicembre 2005, siglando il gol decisivo nell’1-0 dei marchigiani sul Treviso. Nella stagione successiva, viene ceduto in comproprietà alla Sampdoria, club con il quale si mette in evidenza per alcuni pregevoli gol, come la rovesciata contro la Reggina o il pallonetto da centrocampo contro il Chievo. Al termine del campionato, Udinese e Sampdoria non si accordano sul futuro del giocatore, il quale viene deciso alle buste: la spunta il club friulano, che lo tiene in squadra per due stagioni, durante le quali sigla 25 reti in 73 presenze in A (record personale di Quagliarella nella stessa società).

Da sempre tifoso del Napoli, corona il sogno di indossare la maglia partenopea il 1° giugno 2009, quando i campani ufficializzano il suo ingaggio per 16 milioni di euro, più la cessione della metà del cartellino di Domizzi. Come avvenuto anche nelle precedenti esperienze, sceglie di indossare la maglia numero 27 in onore di Niccolò Galli, suo ex compagno di squadre nelle giovanili dell’Italia, morto in un incidente stradale nel 2001. Nonostante 34 gettoni ed 11 gol, pochi giorni prima della chiusura della sessione estiva di mercato, viene ceduto in prestito oneroso agli acerrimi rivali della Juventus per 4,5 milioni di euro, scatenando la delusione e l’ira dei supporters napoletani, che lo definiscono un traditore. Nel giugno 2011, i bianconeri lo riscattano per 10,5 milioni di euro e, la stagione seguente, conquista il suo primo titolo importante (con la Florentia Viola vinse il campionato di C2 nel 2002/2003, ndr) laureandosi Campione d’Italia con la Juventus.

Tuttavia, Quagliarella inizia a trovare sempre meno spazio tra le file bianconere ed il suo nome, a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo 2013, è al centro di un triangolo di mercato che lo vede protagonista assieme al genoano Gilardino ed al romanista Borriello. Infatti, l’attaccante stabiese viene accostato insistentemente a Roma e Lazio, con Borriello pronto a ritornare a Genova e Gilardino, avvicinato in precedenza alla stessa Roma, ad un passo dalla Juventus. Le ultime ore dell’ultimo giorno di mercato sono frenetiche: la Lazio, a caccia di un attaccante da affiancare a Klose e a seguito del fallimento dell’arrivo di Burak Yilmaz, s’inserisce nella trattativa, tant’è che Quagliarella sembra trovarsi di fronte ad un bivio: scegliere la Roma, che quell’anno avrebbe disputato solo il campionato, oppure scegliere la Lazio, che avrebbe giocato in Europa League? Poche ore dopo, emergono altri dettagli: Quagliarella sarebbe dovuto passare alla Roma a titolo definitivo, con Borriello e Gilardino in prestito a Genoa e Juventus (con la Roma che avrebbe dovuto contribuire al pagamento dell’ingaggio di Borriello). Si stabiliscono così le 22.30 come orario ultimo per definire la sorte dei tre giocatori in questione. Circa un’ora prima del termine, salta tutto: Antonio Conte, allora allenatore della Juventus, decide di voler puntare ancora sul suo attaccante, che viene di fatto tolto dal mercato. Poco dopo, salta anche lo scambio Borriello-Gilardino, con quest’ultimo non convinto di trasferirsi a Roma, temendo di trovare poco spazio nella stagione che avrebbe portato al mondiale brasiliano.

Al termine di questa telenovela di mercato, Quagliarella disputa la sua ultima stagione con la maglia della Juventus, vincendo il suo terzo scudetto e la sua seconda Supercoppa Italiana, nonostante la sola rete in campionato siglata a fine settembre contro il Chievo. Il 17 luglio 2014, il giocatore passa al Torino, squadra che lo ha fatto crescere e debuttare nel calcio che conta, per 3,5 milioni di euro, pagabili in tre anni. A causa delle cessioni di Cerci ed Immobile, a Quagliarella viene affidato tutto il peso dell’attacco granata che risente dell’assenza dei due italiani, siglando dopo 10 giornate di campionato solamente 7 reti, 4 delle quali realizzate dallo stesso Quagliarella, al quale vanno aggiunte anche 2 gol in Europa League.

Per quanto riguarda il suo capitolo con la Nazionale, Quagliarella esordisce con la maglia azzurra il 29 marzo 2007, quando gli allora uomini di Donadoni inflissero un 2-0 alla Scozia e siglando i suoi primi 2 gol nella doppietta rifilata alla Lituania il successivo 6 giugno. Con l’Italia farà parte della rosa di Euro 2008, della Confederations Cup 2009 e del Mondiale 2010, durante il quale si mette in mostra nei 45’ finali del disastroso match contro la Slovacchia, dove sigla un gol tanto bello quanto inutile ai fini della qualificazione agli ottavi di finale (3-2 il risultato per gli uomini di Hamsik). La sua ultima presenza assoluta con l’Italia risale al 19 novembre 2011, in un match terminato 1-1 contro la Romania, dove realizza anche quello che al momento è il suo ultimo gol in Nazionale.

Alla base di quest’ultimi dati la Roma, che domani sera ospiterà i granata nel posticipo dell’undicesima giornata di Serie A, dovrà prestare particolare attenzione proprio allo stesso Quagliarella, vero trascinatore di questo inizio di stagione del Torino di Gianpiero Ventura.

Identikit: Fabio Quagliarella

Presenze in A: 274

Reti in A: 79

Palmarès: 3 Campionati italiani (Juventus, 2011/2012-2012/2013-2013/2014), 2 Supercoppe italiane (Juventus, 2012-2013), 1 Campionato italiano di Serie C2 (Florentia Viola, 2002/2003). 


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