Il filo di SPAL-Roma: Luigi Di Biagio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
La Roma giocherà questa sera in casa della SPAL già retrocessa. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Luigi Di Biagio.
Luigi “Gigi” Di Biagio nasce a Roma il 3 giugno 1971. Centrocampista cresciuto nelle giovanili della Lazio, debutta in Serie A in maglia biancoceleste nel 4-2 subìto a Torino contro la Juventus l’11 giugno 1989.
A fine anno, i capitolini cedono il calciatore al Monza dove, tra Serie B e Serie C colleziona 46 presenze, alzando al cielo anche il primo (e unico) trofeo in carriera nella stagione 1990/1991, vincendo la Coppa Italia di Serie C con i lombardi.
Nel 1992 viene acquistato dal “Foggia dei miracoli” allenato da Zeman, che arretra di qualche metro la sua posizione utilizzandolo in mediana. Nel triennio in Puglia, Di Biagio si dimostra uno degli elementi cardine per il centrocampo rossonero, sfruttando il calcio offensivo del Boemo arrivando a segnare in totale 12 gol.
Nell’estate del 1995 torna nella Capitale, questa volta però per vestire la maglia della Roma. In occasione del 3-0 inferto alla Cremonese l’11 febbraio 1996, realizza il primo dei 15 gol complessivi in Serie A con la casacca giallorossa, ritrovando Zeman sulla panchina dal 1997 al 1999.
Con l’addio del Boemo, anche Di Biagio lascia la Capitale per accasarsi all’Inter. Nei quattro anni a Milano sfiora uno scudetto, quello dell’ormai celebre 5 maggio 2002 quando i nerazzurri crollarono nell’ultima giornata in casa di una Lazio priva di obiettivi, dove lo stesso Di Biagio segnò il momentaneo 1-2 per la Beneamata. Nel 2002/2003, invece, arriva in semifinale di Champions League contro i “cugini” del Milan, che superarono il turno (e vinsero poi quell’edizione ai rigori contro la Juventus) grazie a un doppio pareggio (0-0 e 1-1, Diavolo avanti per i gol in trasferta).
In estate, passa al Brescia, dove rimane per tre stagioni tra Serie A e Serie B prima di firmare per l’Ascoli, ultimo club in carriera. Chiude l’esperienza da calciatore con 12 espulsioni, secondo in questa speciale classifica dietro a Paolo Montero (16). I due, tra l’altro, furono protagonisti di un controverso episodio in un Inter-Juventus 2-2 del 3 dicembre 2000, quando l’uruguaiano colpisce l’italiano con un pugno. Tale episodio, punito tramite prova tv, costa all’allora difensore della Juventus tre turni di squalifica.
Per quanto riguarda il suo capitolo con la Nazionale, vanta 31 presenze e 2 reti con la Selezione maggiore. La sua avventura con l’Italia, però, può riassumersi attraverso due “momenti”. Il primo, negativo, quando colpì la traversa durante i quarti di finale del Campionato del Mondo del 1998, che sancì il passaggio del turno della Francia. La seconda, positiva, quando si riscattò siglando il primo rigore nella semifinale del Campionato Europeo del 2000 contro l’Olanda, con l’Italia che riuscì ad approdare poi in finale.
Appesi gli scarpini al chiodo, Di Biagio decide di intraprendere la carriera da allenatore. Dopo aver mosso i primi passi a Roma con la selezione giovanile del La Storta, guida per tre anni gli allievi dell’Atletico Roma. Dal 2011 al 2013, invece, diventa CT dell’Italia Under 20, per poi “avanzare di grado” e guidare l’Under 21 dal 2013 al 2019.
Durante l’ultimo Campionato Europeo di categoria, esclude per una partita (Italia-Belgio, ndr) il giallorosso Nicolò Zaniolo e l’allora juventino Moise Kean per essersi presentati in ritardo alla riunione tecnica. La rassegna continentale si concluderà con l’Italia eliminata nella fase a gironi, con Di Biagio che rassegnerà le sue dimissioni.
Tuttavia, prima dell’avvento di Roberto Mancini, guida anche la Nazionale maggiore nelle due amichevoli post eliminazione dalle qualificazioni al Mondiale di Russia contro Argentina e Inghilterra, conquistando solo un pareggio contro gli inglesi.
Il 10 febbraio 2020, in concomitanza con l’esonero di Leonardo Semplici, viene scelto come nuovo tecnico della SPAL, primo club di Serie A guidato in carriera. Un’avventura complicata sin dall’inizio, con la squadra estense presa all’ultimo posto e ancora in quel piazzamento, con la retrocessione in Serie B matematica già da domenica scorsa.
Identikit: Luigi Di Biagio
Presenze in A: 391 (114 con la Roma)
Reti in A: 58 (15 con la Roma)
Palmarès (da calciatore): 1 Coppa Italia di Serie C (Monza, 1990/1991).