Il punto di Bacconi: "Servono tre accorgimenti per la fase difensiva"
Fonte: Adriano Bacconi per Vocegiallorossa.it
La Roma è costretta a capitolare anche nel secondo derby stagionale, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. La Lazio non è in giornata e si vede ma non può fare a meno di sfruttare i regali se sono confezionati su un piatto d'argento.
I rientri di De Rossi e Totti danno spessore tecnico alla manovra della squadra ma Luis Enrique non riesce a correggere il problema che attanaglia la sua Roma dalla prima giornata: la fase difensiva.
Le direttive sono di tenere la linea sempre alta e gli esterni oltre il baricentro della squadra. Questo assioma, valido durante la costruzione dell'azione, dovrebbe però avere almeno 3 accorgimenti che non vengono applicati:
1 quando la squadra perde palla coi passaggi orizzontali ci dovrebbero essere dei giocatori pessimistico orientati che si abbassano preventivamente per non concedere la profondità al contropiede avversario. Cosa che non accade mai (vedi primo gol).
2 quando l'avversario avanza con la palla scoperta (cioè col portatore in grado di calciare) la linea dovrebbe scappare all'indietro per non farsi scavalcare dal lancio lungo. Cosa che non accade mai e che ha permesso alla Lazio di ritrovarsi più volte a tu per tu con Lobont.
3 quando di sono i calci piazzati (come in occasione del gol partita). La linea piazzata due metri fuori area consente solo agli avversari di attaccare lo spazio in velocità come ha fatto Mauri.
I disastri della fase difensiva distruggono quanto di buona anche in questo derby la Roma ha fatto in avanti a partire dall'orgoglio e dalla personalità messi in campo.
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