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Bradley, l'uomo in più

di Emanuele Melfi

Arrivato in punta di piedi nella scorsa estate, Michael Bradley non ha sicuramente sfigurato conquistandosi spazio nella Roma di Zeman prima, in quella di Andreazzoli poi. Con l'approdo di Rudi Garcia, l'americano si è presentato al pre ritiro di Trigoria in ottima forma, dimostrando ancora una volta professionalità da vendere. Il centrocampista, protagonista della conferenza stampa di oggi, si è soffermato sugli obiettivi stagionali della Roma: "Possiamo parlare di nuovi acquisti, di tutto quanto, ma alla fine è il campo che deve dire se siamo più forti e se siamo migliorati. Lo sappiamo tutti, le parole non servono. Dobbiamo mostrare con i fatti sul campo quello che dobbiamo fare", ponendo l'accento sulle responsabilità che ricadranno inevitabilmente sulla squadra, soprattutto dopo la sconfitta del 26 maggio contro la Lazio. I tifosi, già qui a Riscone, hanno dimostrato tutta la loro rabbia per una stagione andata male e finita peggio.

Con l'arrivo di Strootman la concorrenza è sicuramenta aumentata, ma Bradley ostenta serenità: "Sono uno che dà sempre il massimo per la squadra, cerco sempre di aiutare la squadra a vincere. Il calcio non si gioca sulla carta, abbiamo una squadra piena di giocatori forti, ma darò tutto per giocare e per aiutare la squadra a vincere". Nella griglia  degli undici titolari, sfornate dagli addetti ai lavori, l'americano non figura nel centrocampo romanista, proprio come successe lo scorso anno con la Roma di Zeman, ma la professionalità e l'abnegazione messa in campo in questi giorni a Riscone daranno la possibilità a Garcia di poter contare su corsa e sostanza, qualità che a Bradley non mancano.


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