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Luis Enrique: "I ruoli dei giocatori? L'importante è che tutti seguano la stessa idea di gioco. Rosi? Si è scusato" FOTO! VIDEO!

di Redazione Vocegiallorossa
Emanuele Melfi

Luis Enrique al termine della gara contro la selezione locale altoatesina

Quali indicazioni hai tratto da questa prima amichevole?
"Poche, perché stiamo lavorando da cinque giorni. Ovviamente i giocatori della Roma sono già di ottimo livello, queste partite servono ad applicare gli schemi provati e a migliorare l'aspetto fisico".

Vucinic?
"Non vorrei parlare dei singoli, con la squadra il rapporto è perfetto. Mi piacerebbe però sottolineare la prestazione dei giovani, da Caprari a Viviani a Bertolacci e quindi desidero fare i complimenti ad Alberto De Rossi".

Dove deve giocare la punta centrale nel suo modo di gioco?
"Le posizioni cambiano continuamente, che Totti giochi più alto o più basso non importa. Abbiamo fatto diverse prove, anche De Rossi più basso e più alto. L'importante è che tutti seguano la stessa idea di gioco che portiamo avanti".

Rosi ha tirato in maniera superficiale il rigore, decidi tu chi lo tira?
"Ho parlato con Rosi dopo la partita e si è scusato. Questo è importante perché l'avversario deve essere sempre rispettato. Sono io che decido i rigoristi, so che Totti è un ottimo rigorista ma sono solo 5 giorni che lavoriamo, dobbiamo ancora registrare alcune cose".

Nella formazione iniziale c'erano diversi giocatori che non hanno giocato nel proprio ruolo, come Borriello o Pizarro..
"Borriello ha giocato come attaccante, ha fatto 3 gol, il primo in rovesciata, dov'è che si firma? Non faccio esperimenti, credo che quei giocatori possano giocare in quelle posizioni".

I terzini  (Taddei e Cicinho ndr) spingeranno come oggi anche quando la Roma inconterà squadre più forti?
"Sono delle figure molto importanti, devono correre ma anche avere tecnica; Taddei Cicinho Josè Angel quando arriverà, Cassetti e Crescenzi possono tutti interpretare bene questo ruolo".

Sugli spalti è apparso lo striscione con scritto: lavoro e sudore. Che ne pensa?
"Falli correre è la frase che più mi hanno detto e io adesso aggiungo giocate bene a calcio, tutti insieme. Mi piace lavorare sodo ma anche giocare bene, questo è il mio obiettivo".

Sembra che abbia già intrigato la squadra....
"Spero sia così; questo è comunque un lavoro di gruppo, remiamo tutti dalla stessa parte; sono rimasto colpito dai tifosi e dal loro sostegno. Il nostro obiettivo è renderli orgogliosi e se così sarà vorrà dire che stiamo facendo un buon lavoro".

L'arretramento di Taddei può essere una soluzione? Crede nel rilancio di Cicinho?
"Taddei può giocare come terzino ma anche come interno. Cicinho? fa parte di questo organico, a me piace e se riuscirà a rilanciarsi dipenderà dal rendimento sul campo".

De Rossi è fondamentale per il suo gioco?
"E' un giocatore indispensabile per me, un calciatore chiave; è uno dei più grandi anche a livello mondiale  e adesso sto imparando ad apprezzarlo anche come persona, è molto disponibile e ambizioso e spero sia coinvolto da questo progetto".

A che punto è l'apprendimento della squadra per quel che riguarda il suo gioco? La sorprende che Bojan sia in ritiro con il Barcellona?
"Abbiamo appena iniziato questo cammino, siamo come i bimbi che bevono dal biberon. Su Bojan preferirei parlasse Walter (Sabatini, ndr), a me piace lavorare con i giocatori che ho a disposizione, poi si vedrà".

E' azzardato pensare a una Roma giovane anche quando si giocheranno partite importanti?
"Non guardo mai la carta d'identità, conta il rendimento poi c'è anche un periodo di formazione; è chiaro che alcuni sono maggiormente pronti ma punteremo sui giovani".

Menez?
"Tratto Menez come gli altri, è un giocatore che mi piace e che può fare la differenza. Posso parlarne soltanto che bene per quel che riguarda la sua disponibilità".
 

Il tecnico della Roma ha anche parlato ai microfoni di Roma Channel:

Una giornata importante. Quali sono le cose che più le sono piaciute?
"Tutto, tutto davvero. Solo dopo cinque giorni di lavoro la partita è stata bella".

Totti ha detto che il nuovo modo di lavorare è stimolante.
"Lo so che piace ai giocatori questo modo di lavorare, spero che si possa continuare così perché lavorare tutti insieme è l'umico modo per arrivare ai risultato".

Tutti sorridono, mentre quando sono arrivati i ragazzi sembravano dubbiosi.
"La vita è fatta per essere felici, questo è un gioco, un divertimento. Quanto più si è felici, più si lavora meglio".

Primo tempo con molti campioni e secondo con i giovani che è abituato a guidare...
"Mi sono piaciuti sia i campioni che i giovani e dico bravo al loro allenatore (Alberto De Rossi, ndr) perché il suo buon lavoro oggi si vede. Mi piace davvero molto".


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