Perrotta: "Non parliamo di scudetto, ragioniamo passo dopo passo"
Fonte: Roma Channel
«Scudetto? Dobbiamo giocare per vincerlo ma non possiamo dire che lo vinceremo». Questo il Perrotta-pensiero espresso attraverso i microfoni di Roma Channel. Dopo la conferenza stampa di qualche giorno fa, il centrocampista torna a parlare attraverso il canale ufficiale della Roma.
Il primo pensiero è per Spalletti: «Da quando è andato via dalla Roma non l’ho più sentito e non ho mai visto in televisione una partita dello Zenit». Quest'anno il prof. Capanna fa svolgere lavoro con la palla: «E’ il primo anno che facciamo una preparazione completamente differente rispetto al passato. Vedremo che effetti ci darà anche se già nella passata stagione quando è arrivato Ranieri abbiamo cambiato il modo di prepararci e i risultati si sono visti». Sulla squadra: «Questo è un gruppo molto compatto, bisogna puntare su un gruppo rodato, collaudato che si conosce da tanti anni ». Vincere il campionato? Perrotta ci va piano: «Non bisogna parlare troppo di scudetto perché a Roma è molto impegnativo parlare di scudetto, è una piazza molto esigente e per questo è meglio fare piccoli passi e poi magari raggiungerlo piuttosto che parlarne troppo prima e poi disilludere quelli che ci hanno creduto. Io credo che bisogna stare calmi e ragionare passo dopo passo; ci sono molte partite, c’è la Champions e non credo che sia facile pensare subito allo scudetto. Dobbiamo giocare per vincerlo ma non possiamo dire che lo vinceremo».
Sul futuro: «Quando smetto? Mi sento ancora giovane, ma mi rendo conto di essere ormai un ultratrentenne. Alcune volte penso al momento in cui smetterò, ma poi penso subito al campo e a dare il mio contributo e il pensiero svanisce. Se finirò la mia carriera nella Roma è possibile che poi con la mia famiglia possiamo rimanere a vivere qui, altrimenti non so. Deciderò con loro, ma non escludo di poter tornare a vivere in Calabria».
Nel frattempo continuerà a impegnarsi per i colori giallorossi. «Prometto di dare il massimo per far ottenere alla squadra i risultati migliori. Trequartista o centrocampista centrale? Un giocatore preferisce sempre un ruolo ma io mi adatto a dove mi fanno giocare. Montali ha detto che sono il più colto del gruppo? Mi piace leggere, informarmi, la politica, seguo quello che mi sta intorno. Seguire quello che accade nel mio paese e documentarmi mi fa piacere».
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