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Abodi: "Il no di Ranieri è il frutto di una valutazione di una persona che ha dei forti principi morali"

di Benedetta Uccheddu
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Il Ministro dello Sport Andrea Abodi, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del lancio della quindicesima edizione di "Mediterraneo da remare":

Sul rifiuto di Claudio Ranieri alla panchina della Nazionale.
"Non penso sia arrivato a cuor leggero. È il frutto di una valutazione di una persona retta che ha dei principi morali forti e un amore nei confronti del calcio sano. In parte ritengo sia il no a condizioni con le quali Ranieri non sa lavorare".

Sulla qualificazione al prossimo Mondiale.
 "Oggi non ci sono le premesse migliori per la qualificazione al mondiale, anche se il percorso è ancora lungo. A volte si perde anche quando si vince e questo associa la prestazione con la Norvegia a quella con la Moldova. Abbiamo vinto, ma abbiamo dato la sensazione di una maglia azzurra che non viene profondamente rispettata e questo la passione popolare percepisce".

Sulle responsabilità.
"Chi deve riflettere non è solo una persona, è un sistema, perché quando un presidente federale viene eletto con il 98% sono tutte le componenti che devono capire come dare un contributo per cambiare qualcosa che non è solo il cambio dell'allenatore ma un cambio culturale, di un approccio e comportamentale. Il presidente federale è il più esposto e risponde, mentre a pagare in questo caso è l'allenatore. Le valutazioni tecniche non le commento, ma le modalità con cui si è consumato il distacco lasciano perplessi".


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