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Alberto De Rossi: "Questa vittoria è la conferma che ci siamo ritrovati"

di Gabriele Chiocchio

Alberto De Rossi a Sportitalia

"Bella reazione? Intanto andiamo per ordine: bisogna sottolineare la bravura dei nostri avversari. Abbiamo sofferto grazie a loro, sono una squadra forte. Ma per noi non è una novità, li conosciamo benissimo e pur conoscendoli benissimo ci hanno messo in grande difficoltà nel primo tempo. Parecchi di loro hanno giocato in B, hanno un passo diverso rispetto ai nostri che hanno giocato da squadra, hanno tutti insieme sofferto tanto. Poi sono stati cinici alla fine del primo tempo facendo gol e si sono raggruppati, ribattendo colpo su colpo contro questa squadra, meritando questo palcoscenico. Scudetto? Intanto la corsa allo scudetto ci si è complicata, abbiamo avuto quattro mesi iniziali fantastici, poi un momento di calo dovuto a tante cose, i nostri ragazzi giocano da tutte le parti. La Youth League porta via tante energie. Abbiamo fatto un po' di fatica a ritrovarci, la penultima partita col Genoa in casa ci ha portato un pari, sabato a Palermo abbiamo fatto un'autentica impresa, oggi è stata la conferma che ci siamo ritrovati. Il secondo tempo è stato più tranquillo, abbiamo ripreso le distanze. Loro giocando in un certo modo riescono a trovare varchi e ti mettono in difficoltà. Poi abbiamo fatto un cambio in mezzo al campo, trovando coesione".

Alberto De Rossi a Roma TV

"Conferme bellissime? La conferma che allenare la Roma dà tante soddisfazioni, ti mette a disposizione giocatori forti. Senza di loro è difficile vincere le partite. Va sottolineata la forza dell'avversario, una squadra forse superiore alla categoria. Poi un altro aspetto che può sancire il ritorno all'antico, una squadra che aveva fatto sfracelli all'inizio, poi ha avuto un calo. Abbiamo completato questo ritorno, questa piccola riqualificazione della forza di questo gruppo, che è molto alta ma che avevamo perso. Abituati troppo bene? Le critiche puoi anche accettarle, ma è pur vero che ci giochiamo Supercoppa, Coppa Italia, scudetto... teniamo tanto a quello che facciamo. Sappiamo benissimo che gli impegni, con 40-45 partite, quando giochi sistematicamente anche il mercoledì, quando vieni chiamato in nazionale che partono, ritornano e rigiocano... abbiamo cercato di mascherarlo un pochino, abbiamo pensato che non avvenisse, ma servivano due squadre di pari livello per fare tutte le manifestazioni. Da qui a dire che erano fenomeni, poi brocchi, c'è di mezzo la squadra che combatte, vorrei vedere in tutta la stagione chi non ha sofferto contro l'Entella. Il gol di Soleri ha sbloccato? Abbiamo sofferto troppo anche riconoscendo il valore dell'avversario, che è altissimo. Si vede che hanno 2-3 giocatori che spostano gli equilibri. Nel primo tempo abbiamo subìto troppo, è chiaro che il rigore cambia la partita, la mentalità, l'empatia della partita. La cambia in negativo a loro e in positivo a noi. Nel secondo tempo c'è stato dell'altro, una condizione più fresca e agevole, poi questa voglia di combattere che mi ricorda la prima parte di stagione. Io costante della Primavera? Dico che la costante è lavorare con la Roma in un posto dove c'è organizzazione, c'è programmazione, materiale di prima qualità. Senza giocatori non si vince, il lavoro lo conosco, devo dare il contributo, devo ringraziare la società per lo staff che ho. L'importante è che la Roma sia di grande livello. Vittoria importante per il resto della stagione? Assolutamente sì, può essere la ciliegina della rinascita. La dedichiamo anche a Lorenzo Di Livio".

Alberto De Rossi in conferenza stampa

"Spinta per il finale di campionato? La stagione è iniziata in modo diverso, sappiamo perché c'è stato un calo. I nostri ragazzi sono molto richiesti soprattutto dalle nazionali, per noi è un vanto, ma non si fermano mai. Quando hai 6-7-8 giocatori una volta al mese in nazionale, può succedere che poi debbano giocare le varie competizioni. Può starci un calo, ma non abbiamo mai avuto dubbi sulle qualità dei ragazzi. Ci può stare aver avuto questo mese un po' folle, ma non ci sposta nulla. Girone difficile in campionato? Per tanti anni il nostro girone era quello del sud e si diceva che fosse quello meno all'altezza, dirlo ora sarebbe scorretto. Dico che il nostro è un girone fortissimo, non solamente per quanto riguarda le prime quattro, ma anche per le altre. È per questo che siamo molto contenti di questo, giocare contro squadre che non danno opposizione è come non giocare. È vero che puoi essere agevolato, ma non lo voglio sapere. So solamente che siamo stati fortunati a essere stati inseriti in un girone forte. Consacrazione per Soleri e Crisanto? Se parliamo della serata lo è stato per tutti, a parte il primo tempo in cui non riuscivamo ad accorciare ho visto una squadra che ha dato tutto, hanno tutti fatto una gara di grandissimo livello. Quanto è importante imporsi all'Olimpico? Momento importante, anni fa ci tremarono le gambe. Sono momenti di crescita fondamentale, è un momento importante. Se riesci a soffrire e a portare via un trofeo come hanno fatto i ragazzi stasera vuol dire che siamo a buon punto della maturazione. Primavera in B? Assolutamente sì, l'Entella si avvicina molto a questo progetto. Abbiamo potuto ammirare quanto sono avanti 3-4 giocatori loro, hanno trascinato tutto il gruppo, hanno più malizia, giocate diverse dai coetanei. Anche domani, per quanto mi riguarda.Tumminello e Soleri insieme con Keba alle spalle? Proviamo tante cose in allenamento, c'era questo cambiamento. Abbiamo provato. Ci stavamo pensando prima, potevo farlo anche un po' prima. Non riuscivamo ad accorciare sui difensori, il mediano era libero. Da lì anche il centrocampo arretrava troppo ed eravamo in balia dei nostri avversari. Questo ci ha un po' collegato il centrocampo con i tre davanti e ha oscurato il mediano che stava facendo bene. Se il valore di Inter e Atalanta rispecchia la classifica? No, l'Inter l'abbiamo battuta 4 volte su 5 ed è avanti di 6-7 punti. Meritano il posto che occupano, sono stati più continui, ma dico che i punti persi ce li aspettavamo. Non dimentichiamoci la grande esperienza della Youth League, chi l'ha organizzata ha fatto qualcosa di molto importante per il settore giovanile. Viaggi insieme alla prima squadra, vai a vederla quando gioca, sono emozioni, momenti di crescita fondamentale. Ti leva tante energie, forse abbiamo caricato questa manifestazione, ci tenevamo a tornare a Nyon. I ragazzi hanno sentito questa responsabilità e quando questa ci è sfuggita c'è stato un contraccolpo forte. Abbiamo dato troppa importanza a questa manifestazione inconsciamente, ci tenevamo tantissimo".


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