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Alicicco: "Infortunio Zaniolo? Oggi si lavora troppo in palestra. Nicolò tornerà più forte di prima"

di Marco Rossi Mercanti

Ernesto Alicicco, ex medico sociale della Roma, ha parlato dell’infortunio accorso a Nicolò Zaniolo ai microfoni di “Altrimenti ci arrabbiamo”, trasmissione in onda su Centro Suono Sport. Ecco uno stralcio del suo intervento:

Infortunio Zaniolo simile a quello di Ancelotti?
“No, sono due situazioni diverse. Conoscendo quelli che sono gli atleti, questa è una cosa che succede ma non dovrebbe succedere...”.

E perché accade?
“Il ginocchio è molto complicato dal punto di vista articolare, è tenuto insieme dai legamenti e dai muscoli che arrivano sull’articolazione. Il telaio di una macchina sono le ossa e chi sostiene le ossa sono i muscoli e questi devono essere pronti per tenere le ossa. Questi muscoli devono andare d’accordo tra loro, cioè devono avere una forza uguale, la stessa proporzione, altrimenti va a soffrire la parte meno potente. Se il movimento è fatto velocemente e se il muscolo antagonista non blocca tutto ciò, può accadere quello che è accaduto a Zaniolo”.

Come si fa a rieducare la gamba di un calciatore?
“C’è la rieducazione motoria che è molto più avanti rispetto al passato, poi si può valutare la forza muscolare del flessore. Oggi ci sono apparecchiature moderne per recuperare prima, quello che non si dovrebbe fare è rinforzare troppo i muscoli. La palestra è importante, però il calciatore non deve fare il boxer e certi muscoli andrebbero lasciati un po’ più in pace. Ai miei tempi, per esempio, in palestra ci andavamo molto poco. La massa muscolare è importante, ma va rinforzata in maniera proporzionale”.

C’è casualità nei tanti infortuni nella Roma?
“Un po’ lo è. Io insegno medicina dello sport, se devo essere onesto avrei dei problemi se facessi il medico per un ciclista ad esempio. Tra uno sport e l’altro c’è differenza. Il medico odierno deve essere più presente sui campi di allenamento, deve parlare di più con i calciatori e deve provare a prevenire gli infortuni. La prevenzione è più importante della terapia stessa. Io stavo in campo perché mi divertivo. La medicina del calcio deve essere fatta affinché il calciatore non si faccia male”.

Zaniolo può tornare ancora più forte?
“Dipende molto dal carattere, il calciatore mi sembra sia molto forte sotto questo punto di vista. Per rincuorarlo, posso dirgli che Roberto Baggio ha avuto tantissimi problema alle ginocchia, le ha avute martoriate per tutta la carriera e sapete quello che ha fatto in campo”.


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