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Antonio Di Carlo: "Caso Zaniolo? I tifosi lo apprezzano, ha un qualcosa in più degli altri"

di Marco Rossi Mercanti

Antonio Di Carlo, ex centrocampista della Roma, è stato intervistato durante la trasmissione “Io Sto con Centro Suono Sport” sulle frequenze di Centro Suono Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

5 maggio 1985, hai segnato una tripletta nello 0-5 di Cremona: che ricordi hai?
“Ho firmato il rinnovo due giorni prima di quella partita, avessi aspettato avrei potuto chiedere più soldi (ride, ndr)”.

Qualche rimpianto nella tua carriera da calciatore?
“Ognuno vive la propria epoca, io ero una mezza sega (ride, ndr) e nel calcio atletico di oggi non ce l’avrei fatta. Sono contento di quello che ho fatto, avevo dei limiti ma sono contento della mia carriera. Io non voglio dare la colpa a nessuno, se non giocavo è perché non lo meritavo”.

Un ricordo di Eriksson?
“Eriksson venne alla Roma da giovanissimo, aveva 36 anni. Era un tecnico che vedeva avanti, per lui il gioco difensivo era poca roba, voleva che attaccassimo, fu uno dei primi a giocare così”.

Il “caso” Zaniolo?
“Non so cosa sia successo con Zaniolo, i tifosi mi sembra che lo apprezzino. È stato infortunato, è rientrato e ha segnato, cosa dirgli? Ha un qualcosa in più rispetto agli altri”.

Fonseca?
“Faccio fatica a giudicare Fonseca perché l’ho seguito poco, mi sono allontanato dal calcio”.

Perché non segui più il calcio?
“Sto coltivando la mia passione per l’ippica. Ho una scuderia e ho due cavalli, ci sto mettendo anima e cuore”.


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