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At Home - Villar: "La Roma è quasi una religione. Peccato esserci fermati dopo la vittoria a Cagliari, ora lavoro per farmi trovare pronto alla ripresa". VIDEO!

di Marco Rossi Mercanti

Gonzalo Villar, centrocampista della Roma, è stato il protagonista ieri di "At Home", format di Roma TV.

Come stai?
"Tutto bene".

Come hai afrrontato questo periodo?
"C'è stata un po' di sforutna, stavo cominciando a giocare ed è cominciato tutto. Ma è un periodo difficile per tutti, per fortuna la situazione sta migliorando. Sono solo qui, spesso noi giocatori andiamo via presto di casa, ma qui a Roma ho trovato una famiglia, molti mi chiamano su Facetime e non mi lasciano solo".

La partita di Cagliari?
"È un peccato aver smesso di giocare dopo quella partita, abbiamo vinto, ho giocato titolare, ora lavoro per farmi troivare pronto e aiutare la squadra alla ripresa".

Tornare a Trigoria?
"Avevamo grande voglia di allenarci dopo due mesi senza toccare il pallone e vedere i compagni. Stiamo lavorando sono e ci godiamo questi momenti. Gli allenamenti collettivi saranno importanti, quelli indiviudali sono importanti, ma diversi

Com'è il rapporto conFonseca?
"Ottimo, Parliamo in inglese, ancora non so bene l'italiano ma parlo discretamente l'inglese. Tra poco parleremo italiano".

Perez?
"Noi ci conosciamo dalla U21 spagnola, con in amico è più facile, ma tutto lo spogliatoito è incredibile. Gente come Dzeko, Pellegrini, Perotti, Pastore rende tutto più facile per uno come me".

Ti stai laureando?
"Si, sto studiando economia aziendale. Ho fatto alcuni esami in quarantena, ne ho approfittato".

La Roma è più di un club, non è così?
“Sì, l’ho capito subito dopo due giorni. Ero andato in una pizzeria e un cameriere ha riaccompagnato me e mio padre in albergo. Abbiamo notato con stupore quanto i giocatori della Roma siano amati qui. La Roma è quasi una religione, me la sto godendo sotto questo aspetto. Non vedo l’ora di poter tornare a uscire normalmente di casa e incontrare la gente. È una cosa molto bella”.


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