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Balbo: "Alla Roma manca l'equilibrio. Il modulo più giusto è il 4-4-2 o il 4-2-3-1"

di Alfonso Cerani
Fonte: radio radio

L'ex centravanti della Roma Abel Eduardo Balbo è intervenuto ai microfoni di Radio Radio. Ecco le sue parole:

Perché la Roma in Champions non ingrana?

“È molto evidente. C'è una totale mancanza di equilibrio; nelle due trasferte la Roma ha preso 7 gol e ne ha fatti 6, quindi è evidente che manca l'equilibrio. La Champions è una competizione molto difficile, molto corta, nella quale non ti puoi permettere di non essere a posto da subito perché dopo diventa difficile rimontare. La Roma dovrà lavorare molto sulla fase difensiva perché quando si prendono tanti gol si parla della difesa, però un po' tutti devono aiutare la difesa”.

È un problema solo della difesa o generale?

“Tutti e due. Vedo dei gol nei quali la difesa non è posizionata bene, i singoli fuori posto. Non c'è sincronismo nei movimenti, non si parlano tra di loro. Poi, giocando con una squadra molto offensiva, chi non ha come caratteristiche quelle di aiutare la squadra dovrebbe mettere del suo per aiutare nella fase difensiva”.

La situazione di Dzeko? Il suo rendimento sfiora lo zero... La Roma gioca meglio senza di lui?

“Io penso che la Roma è meglio se gioca col centravanti. Tutte le squadre hanno bisogno di un riferimento in area. Uno che difenda la palla, soprattutto quando hai la stazza di Dzeko, che è molto alto e bravo nei colpi di testa. Il suo problema è che ha fatto buone partite, ma il centravanti in Italia deve fare gol e lui è mancato proprio in questo, anche se si è dato da fare”.

Come è possibile che Garcia è stato celebrato in Italia per la fase difensiva e ora ha disimparato ad allestirla? Dipende dagli interpreti? Qual è il tridente migliore per la Roma e per mettere Dzeko in condizione di segnare?

“Io ritengo che gli interpreti siano fondamentali. Lì dove la squadra manca per organizzazione, gli interpreti fanno la differenza. Non c'è nessun allenatore che riesca a vincere e a far giocare bene se non ha i giocatori forti. Quindi gli interpreti di quest'anno lasciano molto a desiderare. Gli acquisti in difesa lasciano a desiderare, non sono giocatori che possono giocare in una squadra con le ambizioni della Roma. Il tridente d'attacco migliore e con Dzeko, Iago e Salah. Sono i tre che possono stare bene in campo anche se Salah è troppo individualista. Lui dovrebbe cambiare atteggiamento”.

Anche quest'anno la Roma non vincerà niente. Dove si dovrebbe intervenire?

“Secondo me deve lavorare molto in difesa. Io penso che la Roma possa vincere il campionato. Sicuramente se me lo avessi chiesto a inizio campionato ti avrei detto che la Roma vinceva, ma ora dopo questi due mesi, vedendo le sorprese Napoli e Fiorentina, io penso che la Roma se la possa giocare. Il campionato italiano purtroppo non è quello di 10-15 anni fa. Per quanto riguarda la Champions così non fai strada. Te la giochi con due squadre che non sono grandi, però dopo se passi il girone ti tocca incontrare squadre difficili e così è difficile passare”.

Con la rosa di Garcia, qual è il modulo migliore?

“4-4-2 o 4-2-3-1. Il 4-3-3 no perché poi con le caratteristiche dei giocatori, la squadra è fatta per giocare col 4-3-3 però poi con questi giocatori individualisti che non aiutano per niente la squadra, non va bene per il campionato italiano. Io farei giocare Florenzi più avanti. È un giocatore che è sprecato da terzino in un ruolo che non è il suo. Dà più equilibrio da attaccante”.

De Rossi centrale?

“Ottima mossa perché gli altri non sono all'altezza per poter giocare in una squadra che vuole vincere lo scudetto. Con altri giocatori in rosa, De Rossi lo lascerei a centrocampo”.

Qualcuno dice che manca la squadra pur avendo i giocatori, è vero?

“Io parlando ieri in una radio di Firenze ho detto questo. La Roma ha i giocatori, ma la Fiorentina è più squadra. Per questo sarà equilibrata. La Roma va avanti non come squadra, deve migliorare tanto attraverso le individualità, approfittando delle palle ferme perché gli ultimi gol sono arrivati tutti su palle ferme. Quello è un aspetto che deve migliorare se vuole fare un campionato vincente”.

Fiorentina-Roma, che partita ti aspetti, chi è la favorita?

“Bella, spettacolare. Non c'è una favorita perché sarà equilibrata. Mi ha sorpreso molto la Fiorentina. Non mi aspettavo fosse così forte. Lo ha dimostrato la partita col Napoli, nonostante il risultato, al San Palo perderanno tante squadre. Ha tenuto bene il campo, ha giocato con personalità. Questo è merito dell'allenatore e dei giocatori. Mi aspetto tanti gol”.

Cosa ti fa diventare una squadra?

“Un insieme di cose. Un'idea di gioco che va messa dal primo giorno dall'allenatore e poi dei grandi campioni, non solo tecnicamente, dei leader che sanno come gestire certe situazioni, che sappiano mettere a posto la squadra dove l'allenatore non riesce”.

Sousa, Sarri sono più bravi di Garcia?

“Sono diversi. Sarri è uno che lavora tanto con la squadra e si è visto subito. Il Napoli si è trasformato. Per quanto riguarda l'equilibrio, differentemente da quello che succede alla Roma quest'anno. Io penso che Garcia sia un bravissimo allenatore però deve lavorare ancora molto per cercare di dare una struttura alla squadra, una identità che io non vedo”.

Quale secondo te è la squadra di riferimento?

“Non c'è. Tutti hanno alti e bassi. Non c'è una squadra che vedi subito diversa dalle altre. Secondo me la Juve non rientra perché ha finito le motivazioni dopo quattro anni che ha vinto. Io penso che non ci sarà una squadra che da subito si capisce che vincerà lo scudetto”.

Il centravanti numero 1 in Italia?

“Higuain fa la differenza. Segna sempre quando deve segnare. La squadra ha bisogno di lui. È il numero 1 in Italia?

Dybala e la sua gestione?

“Senza voler offendere, questo è un modo molto italiano, questo di voler inserire, vedere come gioca. In Argentina se uno è giovane non è un problema. Io ho giocato nel Boca con Tevez che aveva 19 anni ed era titolare. Se tu sei forte giochi, non è che se sei giovane devi crescere. Logicamente all'inizio non farà grandi prestazioni. Dybala è un grande talento. Ha tutto per diventare grande. Spero trovi spazio anche perché non vedo grandi fenomeni nella Juve”. 


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