Baldini: "C'è amarezza e dispiacere. Nessun ripensamento"
Franco Baldini a Sky Sport
“Il momento più delicato? Viene in mente che con me non dovranno fare l’esercizio di trovare il pelo nell’uovo. C’è amarezza e dispiacere perché rappresentiamo una società che ha un seguito importante, i tifosi hanno diritto di non essere contenti. Che fosse difficile lo sapevamo, ogni volta che perdiamo lo diventa di più. C’era l’idea di costruire un gioco più che di mettere insieme giocatori, vogliamo cercare di portarla avanti. Non si tratta di certezze, in giornate come queste nessuno è felice. Però crediamo che questo rappresenti un qualcosa di buono, che vale la pena di provare. Miglioramenti in Luis Enrique? L’ho visto in partite come Novara e Lecce, dove sembrava che la squadra fosse passata dalla fase in cui pensava e faceva con sfasature al fare direttamente, e devo dire che anche a Udine non era molto diversa. Oggi neanche abbiamo potuto vedere perché dopo pochi minuti siamo rimasti in 10 con un rigore contro e le cose si sono complicate, e mettendoci la settimana non facile la squadra ha subìto la pressione. Ripensamenti alla base del progetto? Non ci sono ripensamenti, il fatto di non giocare con la stessa squadra è perché l’allenatore non ha mai avuto la possibilità di schierare la stessa. A Udine terzini schierati per scelta tattica, per giocarsi il 3vs3 davanti. Il possesso di palla e il dialogo sono fasi propedeutiche al nostro tipo di calcio, ma se ci sono lacune negli avversari l’allenatore è disponibile a modificare il suo atteggiamento, non c’è integralismo. Se la smettiamo di fare riferimento al Barcellona… non è il caso, stiamo cercando di fare un gioco che preveda il possesso palla, ma si può fare riferimento anche ad altre squadre. Faremo riferimento al Barcellona quando avremo qualità. Questo è il primo anno di un programma che prevede tempo, è chiaro che ogni sconfitta sembra accorciarlo, ma bisogna “tenere la barra dritta e andare avanti. Troppi gol su calcio piazzato? Sono errori individuali che bisognerà limitare allenandosi specificamente e migliorando la qualità dei giocatori che faranno parte della Roma, non si può imputare un gol come quello di Genova a un sistema di gioco. Se Osvaldo rientra? Certo che rientra, si è sempre allenato. La punizione è stata quella di saltare una partita importante ed è stato un segnale importante sul comportamento da tenere. L’esclusione di Totti? Può condizionare il rapporto con l’ambiente, è ammettere l’evidenza perché i tanti tifosi, cui va il nostro pensiero, non si sono dimostrati pazienti come straordinariamente lo si erano dimostrati fino adesso. I tifosi hanno mostrato impazienza che va registrata”.
Baldini a Mediaset
"Progetto? Ci sono più difficoltà del previsto. Ammetto che qualcosa è da rivedere assolutamente. Oggi il fattore determinante è stato quello di rimanere in dieci. Esclusioni? Sono scelte difficili, ma per far si che un gruppo si costruisca sono necessarie alcune scelte. Questa gara fa poco testo perché siamo rimasti con un giocatore in meno, non si può giudicare tutto quanto solo da questa partita. Fa male, ma fa poco testo. Se Luis ha perso il controllo? Lui è convinto della propria idea, assolutamente. Il rapporto che ha con i giocatori è incredibile: oggi sono contate le disattenzioni e gli episodi. Prendere gol su calcio d'angolo ha poco a che fare con l'impostazione del gioco. De Rossi? Non ne posso parlare sempre. Squadre estere? E' il segreto di pulcinella che interessi fuori dall'Italia. Preoccupazione? Uno si preoccupa delle cose alle quali non è possibile dare una soluzione".
Baldini alla Rai
"Troppi problemi? Sicuramente più di quanto ci saremmo aspettati, ma avevo una percezione di una percezione piuttosto precisa su quanto sarebbe successo. Me li aspettavo se consideriamo le premesse, ossia una squadra giovane che cerca di fare un calcio diverso, forse presuntuoso. C’è fiducia in Luis Enrique? In pochissime partite ha potuto schierare una formazione tipo, le sconfitte erano state messe abbondantemente in conto. Sento tutto il male del mondo nello stomaco, però non è vero che la squadra non ha un’identità. Stiamo costruendo una mentalità, ci stiamo confrontando con le altre da squadra vera. I tifosi? I cori li abbiamo sentiti e non fanno piacere, ma sono legittimi perché perdere così fa male. Luis Enrique è un allenatore e una persona degnissima di rappresentare questa idea di calcio non basato solo sui giocatori, ma su un impianto di gioco. Non bisogna disperdere quanto di buono fatto fin ora e lavorare. Eccessiva rigidità dell’allenatore? Si può sempre migliorare e lui lo sa, il suo obbiettivo è creare un gruppo grazie a certi valori. Se chiedere rispetto significa poca flessibilità…"
Baldini a Roma Channel
"Non ci sono dubbi sulla guida tecnica. C'è bontà in quello che stiamo portando avanti, ma i risultati fanno male. Dobbiamo avere la freddezza di esaminare quello che è stato fatto finora. L squadra ha dato buoni segnali, anche dopo Udine nonostante la sconfitta. Dobbiamo svincolare la prestazione dal risultato finale ma so che è difficile. La partita del Friuli ha dimostrato tutto questo, non abbiamo giocato male, anzi. Qualcosa la squadra trasmette, questa è una settimana particolare. La gente vuole iniziare a vedere risultati, ed è giusto, veniamo qui a Firenze e la partita cambia dopo solo un quarto d'ora. La squadra ha comunque reagito ma il 2 a 0 ci ha tagliato le gambe. Bisogna consentire alla gente, ai tifosi, di subire la sconfitta. La subiscono tutti, anche noi. Dobbiamo però vedere se l'idea va avanti come volevamo noi. Ho un inferno dentro, usciamo da Firenze con tre gol e tre squalificati, non poteva capitarci altro. Il compito di un dirigente è di valutare quello che si sta concretizzando al di là dei risultati. E' chiaro che le sconfitte non aiutano. Le ingenuità di Gago e Bojan? Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, tutti sono attaccati a questa idea e a questo impianto di gioco, non è in discussione. La squadra si spende ma siamo di nuovo qui a parlare dei risultati finora modesti. Da parte dei giocatori c'è dedizione e gli insegnamenti del tecnico sono recepiti da tutti".