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Baldini: "Non c'è nessuna clausola rescissoria sul contratto di De Rossi. Daniele non ha firmato per denaro, ma per vincere"

di Gabriele Chiocchio

Le parole del direttore generale della Roma Franco Baldini

“Grazie per essere intervenuti. La mia comunicazione è molto semplice e veloce. Con Daniele è stato raggiunto un accordo che decorrerà dal 1° luglio 2012 per 5 stagioni. Il compenso lordo sarà di 10 milioni all’anno, 5,5 netti più una serie di bonus che riguardano presenze e obiettivi nelle varie competizioni. L'accordo non prevede nessuna clausola rescissoria e la Roma ha un accordo col calciatore riguardo il 50% dei diritti di immagine”.

Ha provato ieri lo stesso fastidio di qualche anno fa sui commenti della Juventus?
“Siamo alla conferenza di De Rossi, non derogherei dal tema. Sarebbe fuori luogo. L’atteggiamento della Roma è evidente, fin dall’inizio abbiamo detto che vorremmo considerare gli arbitri come dei particolari, non ci siamo mai azzardati a parlarne e questo mi piace molto. Anche il comportamento dei ragazzi in campo è testimonianza di questo, gli arbitri ci stanno facendo i complimenti per come ci stiamo comportando rispetto ad altri anni”.

Può spiegare cosa c’è dietro a questa società?
“L’idea di fare calcio in un certo modo, con gli investimenti che il tempo e i risultati consentiranno di fare. C’è l’intenzione di fare un calcio bello e vincente, nel momento in cui sarà bello cercheremo di aumentare la qualità dei giocatori e renderlo vincente. Nessuno ha nascosto il fatto che possa essere vincente, non è ben definito l’orizzonte temporale perché bisogna verificare i nostri investimenti e quelli delle altre squadre. L’obiettivo è quello di competere per vincere, altrimenti io non sarei tornato. Voglio rendere onore e tirare le orecchie a Daniele: il contratto non è quello che aveva chiesto all’inizio, c’è stata una trattativa nella quale ci sta qualsiasi cosa, lui aveva molte armi essendo a scadenza, sono stato contento che abbia avuto ragione lui. Al di là delle squadre molto più prestigiose di noi, squadre più esotiche avevano offerto soldi che neanche vale la pena di nominare, perché non sarei creduto. Queste offerte tolgono qualsiasi dubbio sul fatto che abbia firmato per denaro. Non ci vuole Sherlock Holmes per individuare questi club. Il fatto che Daniele abbia firmato significa che ha percepito il fatto che ci sia una possibilità di vincere pur restando a Roma”.

Si è parlato della clausola rescissoria. Si può parlare dell’entità, visto che sono uscite tante cifre?
“Parlare di una cosa che non c’è è un esercizio che non mi azzarderei a fare. La clausola è stata ventilata come un motivo negoziale, son due mesi di trattative. Voi immaginate le chiacchiere che si possono fare in due mesi? Dopo che è uscita la clausola non si è più riusciti a stopparla, se n’è parlato tanto e per cifre diverse da quelle indicate, che erano più alte”.

C’è una programmazione specifica per lo sfruttamento d’immagine di De Rossi?
“Nel corso della trattativa questo raggiungere il 50% dei diritti era volto a trarne un utile anche in termini economici. Per questo con il nuovo direttore commerciale Winterling ne parlavamo già da tempo, anche prima che si insediasse, e sosteneva che bisognava sfruttare un calciatore come De Rossi. La parte commerciale ora avrà questa problematica da sfruttare, speriamo di trovare il modo”.


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