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Baldini: "Riconosciamo i meriti della Juventus, il gol a freddo ha cambiato la partita" AUDIO!

di Yuri Dell'Aquila

Franco Baldini alla Rai

"Serataccia? E' difficile essere contenti stasera. L'intensità a centrocampo ci ha limitati nel nostro consueto palleggio. Dobbiamo riconoscere i meriti della Juventus e trarre dalla sconfitta le lezioni del caso. Prendere esempio dalla Juventus? Se si esclude un approccio un po' timoroso, colto al volo dai nostri avversari che sono andati in gol. De Rossi? Ne abbiamo parlato tanto e ancora ne parleremo, le cose sono già delineate. Basi solide per il futuro? Il board non farà atto che prendere atto delle considerazioni già fatte, la ricapitalizzazione è già stata accordata. Venerdì vedremo se uscirà qualcosa di nuovo ma non credo. Troppi rischi in fase difensiva? Non credo, sono due facce della stessa medaglia. Per correre meno rischi dovremmo avere meno rischi, sicuramente dovrà essere aggiunta qualità in mezzo al campo, ma per migliorare dobbiamo solo continuare su questa strada. Quando avremo più padronanza del nostro gioco aumenteranno le occasioni da rete. Poco concentrati all'inizio? C'è questa impressione ma non vedo altri tipi di sudditanza psicologica, il primo gol ha stabilito il corso della partita. C'è stato un errore, Luis Enrique valuterà il tutto e apporrà qualche rimedio. L'espulsione di Lamela? Mi è stato riferito che ha scalciato Chiellini, provvederemo".

Franco Baldini al termine di Juventus-Roma (Tim Cup) by Vocegiallorossa

Franco Baldini a Roma Channel

“Un commento sulla partita? E’ un discorso che fisiologicamente prevede partite del genere che non ci lasciano il sorriso sulle labbra. Soffriamo comunque le sconfitte, ma c’è da sottolineare che la Roma ha una sua identità, la Roma ha incontrato una squadra veramente forte, soprattutto fisicamente. L’unica cosa che si può imputare ma questo è fisiologico per la giovane età è l’approccio un po’ timido, ma per i primi minuti soltanto, peccato che in quelli abbiamo subito il gol. Gago è uno dei pochi abituati a giocare in certe partite e in certi stadi con un pubblico così presente, molto meno alcuni altri. Bisogna passare da queste partite, non si può pensare che il numero delle partite giocate da un giocatore non voglia dire niente. Il nostro è comunque un gioco ben definito. Uscire dal campo e sentirsi fare i complimenti da un avversario che il risultato dice abbia dominato, qualcosa vuol dire. Al di là del risultato vedo che un certo traguardo la Roma lo ha già raggiunto, su quello bisogna lavorare perché questa partita dimostra che non siamo ancora abbastanza competitivi. Lo stadio della Juventus? Mi sono sentito a casa, perché era l’atmosfera dei campi inglesi. Un campo così e con una squadra come la Juve che gioca in modo aggressivo, può darti 6-7 punti alla fine del campionato. Il futuro stadio della Roma? Sì, ci vorrà un po’ di pazienza ed essere competitivi così, ma l’Olimpico non è uno stadio asettico, è uno dei pochi casi in cui pur avendo la pista d’atletica il tifoso si sente eccome".

Baldini in mixed zone

Una partita iniziata male, ma la Roma non è sembrata in grande serata.
"Niente da aggiungere. E' così, squadra abbastanza timorosa, forse ha sentito molto l'impegno importante. La Juve fortissima nel proprio stadio, che mi ha fatto una grande impressione, dà veramente qualcosa di più alla squadra. L'uno a zero ha reso più difficile la partita. La Juve ha giocato come voleva, col centrocampo folto che ha impedito il possesso palla che volevamo. Ma la Roma ha provato a fare il suo gioco".

Quanto delude essere usciti dalla Coppa Italia?
"La delusione c'è, la Coppa Italia era un obiettivo al quale tenevamo ed era anche una prova dopo la striscia di partite positive. Ci tenevamo, ma niente da dire, chapeau alla Juventus".

Ti ha dato fastidio l'espulsione di Lamela? So che avete un codice etico interno.
"Mi ha dato fastidio, ma non ho capito bene il gesto per il quale è stato espulso. (I giornalisti spiegano il calcio di Lamela a palla lontana, ndr). Ovviamente gli atti di nervosismo non aiutano, con o senza codice etico, si tratta di buon senso".

Lo stadio che intimidisce. E' stata però anche la Juve ad essere aggressiva?
"E' difficile stabilire dove siano stati aggressivi loro e timorosi noi. Il gol ha messo le cose a loro favore. Poi se le riserve si chiamano Del Piero e mettono la palla sotto il sette così, non c'è niente da dire".

Cosa ha detto Di Benedetto?
"Niente, ha visto che la squadra ha provato a fare il suo gioco e ha riconosciuto che l'avversario era davvero forte".

Ora quali sono gli obiettivi?
"Quelli che ci siamo dati fin dall'inizio: cercare di costruire un'identità di squadra e di gioco ben definitoe poi valutare nel corso dell'anno dove intervenire. La prima cosa l'abbiamo ottenuta, la Roma ha una sua fisionomia. Ma la squadra comincia a mandare a memoria questo tipo di calcio, per il momento siamo soddisfatti".


 


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