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Bianchi: "Meglio un calciatore forte che dieci mezzi giocatori. Fascia tolta a De Rossi? Certi atteggiamenti non si possono accettare"

di Danilo Magnani
Fonte: Radio Radio

Ottavio Bianchi, ex allenatore della Roma tra il '90 e il '92, anni nei quali vince una Coppa Italia, ha parlato oggi in merito al campionato appena iniziato: “In un club l’allenatore è importante, ma non è determinante. Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non hai il telaio giusto arrivi a metà classifica. Mi auguro che la dittatura della Juventus non continui, perché dà anche un po' fastidio. Le altre squadre devono smetterla di trovare alibi e piangersi addosso altrimenti non ridurranno mai il gap con i bianconeri. La Juve ha programmato molto bene sin dal campionato in cui giocò in Serie B. Devono fare lo stesso le altre, devono spiegare ai tifosi che ci vogliono due o tre anni di programmazione nei quali non si potrà vincere. Bisogna comprare un giocatore vero e non dieci mezzi giocatori, altrimenti non ci si avvicinerà mai. Il Sassuolo, per esempio, non è una squadra di prima fascia ma è organizzata molto bene sul mercato”. Un commento anche sulla fascia da capitano tolta a De Rossi: “Io quando lo feci con Giannini mi preoccupavo molto dello spogliatoio e me ne importava poco dell’esterno. Certi atteggiamenti non si possono accettare, i regolamenti vanno rispettati. Evidentemente se Spalletti ha fatto questo vuol dire che la figura di questo capitano non è risplendente. Il giocatore deve essere bravo a comportarsi in campo e fuori ed il capitano deve farlo più degli altri. Quel fallo contro il Porto effettivamente è stato un po’ eccessivo per un giocatore delle sue qualità e della sua esperienza. Mi sembra che si abbastanza scontato questo”. Queste le sue parole rilasciate a Radio Radio.


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