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Boniek: "Liverpool? Il modulo non è stato determinante, hanno inciso i duelli individuali"

di Redazione Vocegiallorossa

L’ex calciatore della Roma e attuale presidente della Federazione polacca, Zibi Boniek, è stato intervistato ai microfoni di Centro Suono Sport.

Liverpool-Roma con i Reds dominanti.
"Avevo detto che il Liverpool era l’avversario più scomodo e la realtà ha confermato i miei dubbi, anche se la Roma ci ha messo del suo. Non bisognava permettere i contropiedi, ora è andata com’è andata e si deve sperare nel secondo miracolo".

È possibile un altro miracolo?
"I miracoli non avvengono ogni settimana, poi questa squadra più l’attacchi più le dai possibilità di fare contropiede. Però perché non tentare? Dal 75’ che sono crollati dal punto di vista mentale la Roma poteva fare anche il terzo gol. Se non dovesse farcela, applausi a tutti".

Sul modulo.
"Non penso sia stata determinante, il problema sono stati i duelli individuali. Jesus è stato saltato molte volte da Salah, Kolarov doveva stargli più vicino. La Roma, convinta di far bene, ha iniziato con un pressing ultra offensivo e poi ha dato la possibilità di contrattaccarla. Se si faceva una doppia barriera per 50-60’ si poteva ottenere un risultato".

Sugli scontri.
"In Polonia non se ne parla, ho dovuto cercare su internet i giornali italiani dove c’è molto spazio. Anche a Monaco non ne ho parlato con nessuno".

Il Real la favorita?
"Ha qualcosa di più, il Bayern ha tanti infortuni. Ma è presto per dire che hanno già vinto, il calcio è pieno di sorprese. Chi l’avrebbe mai detto che la Juve sarebbe stata sul 3-0 dopo aver perso con lo stesso risultato all’andata?"

Sconsiglierebbe la Nazionale ad Ancelotti?
"La prima partita sarà contro la Polonia, se dovesse esserci lui sulla panchina per il nuovo torneo (la Nations League, ndr) sarò felice di rivederlo".


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