Borriello: "Con la Roma so che ho fatto la scelta giusta, sono motivatissimo"
Fonte: Rivista ufficiale As Roma
Il prossimo numero della rivista ufficiale della Roma, sarà arricchita da un'intervista fatta all'ultimo acquisto del club giallorosso: Marco Borriello. Eccone uno stralcio.
Sei reduce dalla presentazione alla stampa e dal bagno di folla della gente arrivata fin qui a Trigoria per vederti nel tuo primo giorno in giallorosso: emozionato? “Tantissimo: sono davvero contento di tutto questo affetto che non fa nient’altro che caricarmi ancora di più. È una ulteriore conferma al fatto che la mia scelta di venire a Roma è stata azzeccatissima. Ma io dubbi non ne avevo neanche prima di oggi…”.
Appunto, nessuna incertezza. Tutti si chiedono: perché si alla Roma e no alla Juve? “Come ho detto in conferenza la differenza l’hanno fatta la passione che tutto il “mondo Roma” ha manifestato sin dal primo momento verso di me: la prima persona in questo senso è stata Rosella Sensi, il Presidente, che mi ha parlato col cuore. In lei ho sentito prima la tifosa e poi la professionista. La stessa passione l’ho sentita poi anche i dirigenti che ho incontrato in questa trattativa. A questo si aggiunge la “spinta” datami dai giocatori della squadra che mi hanno telefonato e massaggiato, da Totti a De Rossi…”.
Il test del messaggio di Daniele, che hai appena reso noto in conferenza, passerà agli annali… “Sì, ho ancora i brividi se lo leggo ora. Ripeto, io sono un tipo sensibile che a queste cose dà peso… la passione di tutti coloro che sono dentro questo club mi ha conquistato immediatamente, rendendo nullo qualsiasi dubbio nella mia scelta”.
La trattativa infatti è stata lampo: in poche ore hai detto sì, confermi? “Assolutamente. Le motivazioni per decidere c’erano tutte, con la società giallorossa che mi ha fatto sentire da subito importante, facendomi capire di essere un elemento cardine del progetto-Roma. Nel Milan, che ringrazio comunque di quello che mi ha dato in tutti questi anni, avevo capito che a livello societario avevano fatto scelte diverse puntando su altri elementi: quindi, anche se potevo rimanere, ho deciso di mia spontanea volontà di venire in un altro grande club in cui poter essere decisivo”.
Zero rimpianti, grandi motivazioni e tanta passione. Questo atteggiamento sta conquistando immediatamente i tifosi romanisti… “Io sono così, sincero e schietto. Mi si legge in faccia che sono felice e quindi non devo fingere. Ai tifosi non servono le parole per convincerli, ma i fatti: io spero che le mie prestazioni in campo li facciano felici. Con i fan delle varie squadre in cui ho giocato non sono mai stato ruffiano: non ho mai baciato una maglia appunto per questo, ho voluto sempre mostrare il mio attaccamento solo attraverso le gare”.
Veniamo appunto al campo: con te alla Roma la rosa giallorossa è competitiva per lottare alla pari con Inter e Milan? “Certamente, ne sono convinto. Già prima del mio arrivo la squadra era tra i top club della A, non a caso lo scorso anno fino a mezzora dalla fine era in testa al campionato. Adesso con me Ranieri ha una pedina in più su cui puntare: spero di dare una bella mano al gruppo per fare meglio dello scorso anno”.
Totti, Adriano, Vucinic, Menez, Okaka: un attacco completissimo… “Abbiamo un reparto offensivo davvero importante, che può competere con qualunque altro in Serie A e in Europa”.
Hai sentito Ranieri? Che ti ha detto? “Sono arrivato da pochissime ore qui a Trigoria, quindi di tempo per parlare ne abbiamo avuto poco. Ma so che con lui gioca chi lavora, quindi mi devo mettere sotto in allenamento, senza troppe parole”.
Tu come ti senti fisicamente? “Io sto benissimo, ho fatto tutta la preparazione estiva col Milan e mi sento bene. Dal punto di vista mentale poi sono molto carico e desideroso di iniziare al più presto e bene questa nuova avventura”.
I tifosi si aspettano tanto da te, soprattutto gol, anche nel derby magari. Tu alla Lazio hai rifilato anche una doppietta all’Olimpico due anni e mezzo fa col Genoa… “Vero, fu una bella gara e i rossoblu vinsero all’Olimpico dopo cinquant’anni di digiuno… speriamo sia di buon auspicio”.
Hai preso il numero 22, quello che portavi anche a Milano e Genova: c’è un motivo dietro questa scelta? “Sì, diverse ragioni, a dir il vero: mi ricorda tante cose, da mio padre a mia madre, così come il numero civico della mia casa di Milano… è un numero a cui tengo particolarmente, insomma. Qui ho avuto la fortuna di trovarlo anche libero e l’ho preso subito!”.
E ora si inizia con Ranieri e la Roma… a 28 anni, età della piena maturità, è per te il passaggio che può segnare la definitiva maturazione nel calcio che conta? “La vita ti mette spesso di fronte a decisioni importanti da prendere: io adesso ero a un bivio. Potevo benissimo rimanere a Milano, in un club che conosco bene, dove ho casa e sono cresciuto, ma ho deciso di venire qui a ritagliarmi lo spazio che sento di meritare in un club grande e importante come la Roma. So che ho fatto la scelta giusta: io sono motivatissimo e sono pronto”.