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Brighi: "Vogliamo dimostrare di non essere finiti. Lo Scudetto? Rosa alla mano possiamo crederci"

di Yuri Dell'Aquila

"Delusione per la sconfitta? Sicuramente volevamo chiudere meglio questo ritiro, dobbiamo lavorare tanto, il mister ha portato metodi di lavoro nuovi, fa male perdere in questo modo, sappiamo che c'è da lavorare e lavoreremo. Difficile metabolizzare una nuova identità di gioco? La disponibilità c'è, vogliamo fare bene e dimostare che non siamo finiti, c'è da lavorare tanto, non si può cambiare mentalità in dieci giorni. Lavoro più difficile di quanto immaginavamo? Noi siamo disponibili a lavorare, il Mister sa che ha trovato una squadra nuova e che non sarà facile, ma non per questo abbiamo paura di andare avanti, le sconfitte fanno parte del gioco e sono segnali che la voglia c'è. E' mancato l'equilibrio? Sì, abbiamo lavorato sulla fase offensiva e meno su quella difensiva, dietro si gioca con chi c'è, la squadra non è completa ma manca ancora un mese. Rimarrò a Roma? Se son qua è per questo, il Mister ci ha appena conosciuto e farà le sue scelte. Io sono pronto. Menez? Ci eravamo già salutati, mi è dispiaciuto aver perso un grande giocatore, gli auguriamo tutti il meglio. Le cessioni non aiutano il lavoro di Luis Enrique? Vediamo ciò che succederà, l'importante è che chi c'è dia il massimo. Competere per le prime posizioni? Penso di sì, siamo un gruppo nuovo, il Mister è al primo anno in Italia e non sarà facile. Sarà difficile ma ci impegneremo. De Laurentiis dice che siamo da Scudetto? Se lo dice lui... Ci crediamo? Rosa alla mano è qualche anno che lo diciamo quindi perché no?"


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