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Capello: "Bisogna adattare le proprie idee a dove si allena. Matic è una diga, ottimo acquisto"

di Gabriele Chiocchio

Fabio Capello è stato intervistato ai microfoni de Il Diabolico e il Divino in onda su New Sound Level. Ecco, di seguito, le sue parole:

A ventuno anni da quello scudetto, per lei che ha vinto tanto, quant’è stata importante per lei la vittoria dello scudetto della Roma nella sua carriera?
"È importante per capire che in ogni posto dove vai se vuoi vincere devi lavorare in maniera diversa, bisogna capire l’ambiente la squadra e i giocatori e in base a questo adattare le proprie idee, se si pensa di usare sempre la stessa tattica ignorando le caratteristiche dei giocatori si è destinati a fallire".

Che acquisto è Matic per la Roma?
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L’allenatore ha delle priorità, conosce il valore dei giocatori e conosce il campionato che lo aspetta e in base a tutto questo delinea delle priorità. Se prendo un centrocampista diverso e costruisco un centrocampo solido, allora posso vincere e io credo che Mourinho la veda in questo modo. Matic è un ottimo giocatore, l’ho visto giocare tante volte in Inghilterra ed è un giocatore di grande spessore, è veramente una diga davanti alla difesa".

Cosa si aspetta dal prossimo campionato e dal mercato delle grandi squadre?
"Adesso non si può puntare a nulla, bisogna aspettare la fine del mercato, tendo sempre a non sbilanciarmi sul campionato futuro. Se leggi sulla Juventus tante chiacchiere e nulla, leggi il Milan tante chiacchiere e nulla, l’Inter uguale. Non si possono fare ipotesi su cose che non sono ancora concrete".

Con l’addio di Chiellini e Bonucci ormai in fase calante…
"No no, Bonucci è ancora un calciatore indispensabile per la Juventus di Allegri".

Come valuti l’operato di Mancini sulla panchina della Nazionale in questa fase?
"Mancini ha fatto tanti esperimenti, forse anche esagerati andando a giocare in Germania con una squadra troppo leggerà per testare i calciatori ricordando la Germania di Bologna. Io credo che ha l’imbarazzo della scelta a centrocampo, in difesa qualcosa possiamo mettere, quando recupereremo tutti i giocatori penso che qualcosa si possa fare".

È un problema di gioco?
"Siamo affascinati dal Guardiolismo vecchio stampo, ma dobbiamo abituare i centrocampisti ad andare in verticale, a controllare la palla in avanti. È normale che le punte in Nazionale soffrano, si sceglie sempre il passaggio indietro o laterale. Agli Europei abbiamo approfittato di Spinazzola che è fortissimo a rovesciare l’azione, è travolgente. I difensori sono disabituati a giocare la palla in avanti e questo è grave".


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