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Capello: "Cassano? A Roma si perse come tutti quelli che sono andati lì"

di Marco Rossi Mercanti

Presente anche Fabio Capello al Milano City, l'ex tecnico della Roma ha parlato del suo rapporto con Cassano. Ecco uno stralcio delle sue parole riprese da tuttomercatoweb.com:

«Quando me lo sono trovato a Madrid mi dissi: "Ancora qui questo...". A Roma si perse, come tutti quelli che sono andati lì. Si è fatto coinvolgere da qualche festa di troppo. Dopo Baggio è stato il più grande talento del calcio italiano. La genialità di Cassano è unica. Negli ultimi 20 metri dribblava, rifiniva, calciava. Molti confondono i fuoriclasse con i geni. Sono cose molto diverse. Il più grande dispiacere che ho avuto è lo spreco del suo talento. Antonio si è perso in sciocchezze, in bambinate. Si è fermato al 50% delle sue possibilità. Ricordo che a Madrid avevamo il Gordo (Ronaldo) e il Gordito, cioè lui. Berlusconi nel 2007 mi chiese di Ronaldo, gli risposi che pesava troppo e pensava solo alle donne. Il giorno dopo il Milan lo prese».


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