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Caprari: "E' il massimo per un giovane lavorare con Zeman. Tornare alla Roma? Non ci penserei due volte se me lo chiedessero"

di Simone Francioli
Fonte: Radio Ies

Gianluca Caprari, negli ultimi 6 mesi al Pescara di Zeman dove ha contribuito alla promozione in Serie A degli abruzzesi, è intervenuto a Radio Ies per parlare del tecnico boemo, di Luis Enrique e del suo futuro:

Differenze tra Luis Enrique e Zeman nell'approccio tattico?
“Luis Enrique voleva più possesso palla, Zeman vuole più tagli offensivi”.

Che cosa ti ha lasciato Luis Enrique?
“Luis Enrique lo ringrazio per avermi dato fiducia e avermi portato in prima squadra. Con Zeman è il massimo per un giovane, ti fa crescere sotto tutti i punti di vista”.

Da attaccante, è più facile adattarsi agli schemi di Zeman o Luis Enrique?
“Penso che sia più complicato il gioco di Zeman, poi quando entri nei meccanismi puoi davvero far bene”.

E’ veramente così dura la preparazione di Zeman?
“E’ dura, tanto dura. I primi mesi ho fatto fatica, poi mi sono abituato. Il lunedì si fanno 45 minuti giri di corsa intorno al campo con vari scatti. Poi addominali nel pomeriggio. Il martedì si fa sempre doppia seduta: lavoro atletico la mattina, il pomeriggio si lavora un po' con la palla. Mercoledì ne fa uno, sempre balzi e lavoro sulla forza. Giovedì doppio: mattina con scatti e esercizi atletici, il pomeriggio c’è la partitella. Il venerdì mattina si fa la velocità, possesso palla e prova la squadra. Ah, dimenticavo, il lunedì si fanno i gradoni (ride, ndr)”.

E’ vero che qualcuno rimette perché non è in grado di reggere i ritmi?
“Mi hanno detto che succede, è vero”.

Con chi ti sei trovato meglio al Pescara?
“Ho giocato sempre con Insigne e Immobile, e mi scambiavo con Sansovini. Sono tutti e tre bravi, però con Marco ho giocato di meno. Con gli schemi del mister è bello, si ha sempre l’opportunità di arrivare davanti alla porta”.

Insigne?
“E’ forte. Anche Verratti è fortissimo”.

Sono pronti per una grande squadra?
“Penso di si”.

Speri di tornare nella Capitale con Zeman o rimanere in provincia?
“Non saprei dire. Sarà il mister a decidere quello che fare con me, ma sapete come la penso. Con Zeman sarei pronto sicuramente, non ci penserei due volte a tornare”.


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