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Chierico: "Udinese e Roma possono aspirare all'Europa. Non ci sono più aggettivi per descrivere Totti"

di Alfredo Garofalo
Fonte: tuttomercatoweb.com, insideroma.com

Di seguito l'intervista realizzata in esclusiva da tuttomercatoweb.com ad Odoacre Chierico, calciatore che giocò dal 1981 al 1985 nella Roma e poi dall'85 all'88 nell'Udinese.

Udinese-Roma partita delicata per entrambe le squadre che vorrebbero raggiungere un posto utile per disputare le coppe europee?
"Sì, sarà una partita molto combattuta e avvincente, anche decisiva in quanto scontro diretto per aggiudicarsi un posto in Europa. Soprattutto nell'Udinese, ma anche nella Roma mancheranno giocatori importanti e questo renderà la gara ancora più delicata. L'Udinese sta disputando un buon campionato, ha già raggiunto la salvezza e quindi adesso guarda a traguardi più ambiziosi; la Roma nelle ultime partite ha trovato continuità di risultati positivi pertanto questo le ha permesso di scalare la classifica ed è nel gruppo di squadre che si contendono l'accesso o alla Champions o all'Europa League".

In campo le due squadre come si affronteranno?
"Sono due squadre che attaccano e riallacciandomi a quello che dicevo prima forse le defezioni dell'Udinese (Benatia, Pasquale, Pinzi e Lazzari per infortunio oltre a Faraoni per problemi familiari, ndr) incideranno maggiormente rispetto a quelle della Roma (Pjanic, Destro e lo squalificato Bradley, ndr) che ha una rosa più ampia e può sopperire meglio alle assenze dei giocatori. Sarà una partita combattuta, la Roma viene da una striscia di risultati positivi quindi dovrebbe essere avvantaggiata, ma deve stare attenta a non esporsi al contropiede perché si sa che Di Natale è un giocatore infallibile se gli si lascia gli spazi e lo si fa giocare. Però nelle ultime prestazioni giustamente i giallorossi hanno pensato di più a difendersi e magari, pur non giocando in modo spettacolare, quando attaccano hanno ottenuto punti importanti per la classifica, a differenza di quando c'era Zeman e giocavano una ventina di minuti un ottimo calcio, ma capitava che perdevano".

Udinese e Roma a quali traguardi possono ambire?
"Come sempre nella fase finale del campionato si decideranno i giochi sia in chiave scudetto sia in quella Champions o Europa League sia per quel che riguarda la retrocessione e le squadre fanno di tutto per disputare al meglio la volata finale, poi qualcuna riuscirà e qualcun'altra no, ma questo fa parte del calcio, però Udinese e Roma hanno tutte le carte in regola per affrontare queste undici partite in modo da aspirare a conquistare un posto in Europa".

In seguito, l'ex giocatore è intervenuto anche ai microfoni di insideroma.com:

Chierico, lei di Roma e Udinese se ne intende. Un ricordo della sua esperienza con i giallorossi?
"Fortunatamente ce ne sono tanti splendidi con la Roma. Ne menziono però uno non bello, quello della finale col Liverpool, perché lì la Roma avrebbe potuto vincere la Coppa dei Campioni nell’unica finale disputata. I miei 4 anni a Roma sono stati costellati da tante soddisfazioni personali e di gruppo, con la vittoria del campionato e della Coppa Italia" (1984, ndr).

Che ricordo ha invece dei tre anni vissuti ad Udine?
"All’epoca non era ancora quella società modello sviluppatasi recentemente. Il mio primo presidente fu Mazza, poi subentrò la famiglia Pozzo: imprenditori seri che amano il calcio. Fu un’esperienza positiva in una città meravigliosa".

Da Roma ad Udine: ha sofferto il passaggio dalla grande metropoli alla provincia?
"No, perché ero giovane ed Udine era, e credo sia così anche oggi, una città a misura d’uomo. I friulani sono cordiali e riservati, un po’ come me. Ho conosciuto tante persone fantastiche che ricordo con grande piacere".

Un giudizio sui due tecnici Andreazzoli e Guidolin?
"Andreazzoli è arrivato ora, come tecnico non lo conosco, ha fatto poco. Conosco invece Guidolin, che ha sempre fatto grandissimi risultati: sa gestire i giocatori, ha fair play,  ha sempre fatto bene ovunque sia andato".

Che partita sarà Udinese-Roma?
"A entrambe le squadre mancano giocatori importanti. La Roma ora è consapevole della sua forza: prima con Zeman la squadra giocava un buon calcio, magari non per tutta la partita, poi però perdeva punti. I giocatori hanno ritrovato fiducia e, credo, abbiano fatto un patto, senza parlarsi, per poter risalire la china. Penso che stasera i giallorossi abbiano buone possibilità di vincere".

225 gol in serie A. Non posso non chiederle una battuta su Francesco Totti.
"Non ci sono più aggettivi per poter definire questo grandissimo giocatore che è anche un grande uomo".

Cosa è mancato secondo lei a Di Natale per fare un definitivo salto di qualità?
"Detto che è un grande giocatore, nell’Udinese è più sereno, è il primo attore e si sente a casa. In Nazionale, a volte. non dipende solo dal calciatore ma dalla situazione e dalla partita che affronti. Probabilmente non è riuscito ad esprimersi come si esprime ad Udine".

Quale calciatore, oggi, ricorda Chierico come caratteristiche tecniche?
"Direi Cerci, anche se io nasco come mezza punta. E’ un giocatore che mi piace molto e, in questo momento, è uno degli esterni migliori del campionato". 


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