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Cicinho e la sua lotta con l'alcolismo: "Ho bevuto per 20 anni. Mia moglie mi ha salvato"

di Ludovica De Angelis

L'ex terzino della Roma, Cicinho, ha voluto raccontare al quotidiano brasiliano Estado de Sao Paulo la sua esperienza con l'alcolismo: "Ho iniziato a bere quando avevo 13 anni, quando sono andato al Botafogo. Mi dissero che la birra era buona e io ho cominciato. Tutto è iniziato con il primo drink a quel tempo ed è finito quando avevo 30 anni. Ho sofferto di alcolismo per quasi 20 anni. Bevevo più o meno dieci scatole di birra al giorno". Periodo che coincide con l'esperienza nella capitale: "Sono sempre stato un innamorato del calcio. Quando Dio fa un regalo e non sappiamo come gestirlo, è  perché c'è qualcosa che non va. Non avevo più piacere ad entrare in campo, allenarmi e concentrarmi. Avevo 30 anni e giocavo con la Roma nel 2010".

Il brasiliano ha descritto senza mezzi termini tutto ciò che ha passato a causa di questa dipendenza, ma racconta anche di aver trovato nella moglie una via d'uscita: "Mi ha spinto ad uscirne, mi ha fatto comprendere i miei valori, che avevano Dio al centro di tutto. E da qui è partita la mia trasformazione. Il calcio è stato una fase della mia vita. Ora vivo per mostrare la mia testimonianza e aiutare le persone a non cadere sulla strada in cui sono caduto".


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