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Collovati: "Col Genoa non è facile. Al 70-80% le cose per il secondo posto sono fatte"

di Alfonso Cerani
Fonte: Roma Radio

Il Campione del Mondo ed ex romanista, Fulvio Collovati, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio. Ecco uno stralcio delle sue parole:

“La mia prima stagione alla Roma è stata positiva, lottavamo per il primo posto, poi c'è stato un calo di tensione e siamo arrivati terzi. Il secondo anno non è stato positivo. L'ambiente di Trigoria era tranquillo, ora c'è qualche polemica in più. Io avevo fatto una scelta per giocare nella Roma decidendo di andare ad abitare ai Parioli. Stavo in centro con Manfredonia e Tempestilli; facevamo un'ora di strada. La bellezza di Roma l'ammiravo tutta. Il ricordo più bello? Avevo dei compagni straordinari come Pruzzo, Conti, Boniek. Poi ci fu Giannini che fece una stagione straordinaria, c'è stato l'infortunio di Voeller. Ho avuto il piacere di giocare con lui. Il barone Liedholm mi ha voluto a Roma, mi conosceva bene. L'esperienza al Genoa? È una piazza meno tranquilla di Parma, c'è competizione tra le due squadre, pretendono i risultati. Dalla parte genoana c'è una grande tifoseria, adesso vogliono mantenere la Serie A; hanno una programmazione giusta, c'è una gran rapporto col Milan, lanciano grandi giocatori, hanno credibilità in Serie A. Il campionato italiano è stato interessante, c'è stato il momento in cui a Milano c'era euforia per l'Inter, poi a Firenze e Napoli e infine la Juve con il filotto di vittorie. Una campionato avvincente fino al girone d'andata. Per la Roma la svolta è stata il cambio d'allenatore. Al 70-80% però le cose per il secondo posto sono fatte. Il Napoli ha fatto un grande campionato, ora è in fase calante, però riesce a trovare la sua dimensione. Il calendario lo facilita però la Roma se vuole raggiungerlo deve fare 9 punti. A Genoa non è una partita semplice e poi c'è il Milan. El Shaarawy e l'Italia? La nazionale arriva agli Europei con poca fiducia. Io ritengo che in una competizione come l'Europeo devi arrivare preparato, son partite secche. Devi essere preparato fisicamente; alcuni campionati ti logorano. Spagna e Inghilterra hanno sqaudre ancora in Champions ed Europa League. Nell'Italia c'è meno qualità, ma tra le prime 4 può arrivare”.


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