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Conferenza stampa - Mourinho: "Ho parlato con Chiné, mi aspetto giustizia. Prima della partita è meglio non parlare degli arbitri. Il Sassuolo offeso per Berardi? Con me grandi sorrisi, poi si sono lamentati sulla stampa". VIDEO!

di Marco Campanella

Alle 14:00 presso la sala conferenze del Centro Sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria, José Mourinho ha presentato alla stampa la gara di domani sera della sua Roma contro la Fiorentina

Come di consueto, Vocegiallorossa.it ha fornito ai propri lettori le parole in diretta dello Special One.

Come sta la squadra?
"Settimana buona, abbiamo potuto lavorare bene. Intensità alta, quello che di solito non possiamo fare quando giochiamo tanto. Smalling niente, non c'è alcun tipo di evoluzione. Kumbulla inizia ad allenarsi con noi, se tutto va bene potrà aiutare 10-15 minuti già con il Napoli o le prossime. Poi Renato Sanches e Pellegrini, gente che arriva da infortuni recenti, hanno avuto una buona settimana di lavoro da fare. Era da tanto che non si lavorava tutti insieme sui principi tattici".

Che partita si aspetta?
"Un avversario di grande qualità e con grande rosa. lo si è visto contro il Parma. Sono una buona squadra, con identità e con gli stessi nostri obiettivi. Lo dimostrano i punti in classifica. Mi aspetto una gara difficile". 

L'incontro con il procuratore?
"Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. la mia vita a Roma è il lavoro, mi sono presentato spontaneamente e felice. Ho avuto la possibilità di essere accolto per dire la verità: non ho mai offeso l'arbitro, non ho mai messo in dubbio le sue qualità. La mia espressione è normale, la utilizzo anche per me stesso. Si vede che è stata capita male. Durante la partita l'arbitro ha dimostrato di avere le capacità per stare lì e l'ho detto subito. Ho riferitotutto già al procuratore e mi aspetto giustizia". 

Sul caso Berardi?
"Questo è un problema del Sassuolo e di personalità: quando mi hanno visto prima e dopo la gara non mi hanno detto nulla. Sono stato saluto con il sorriso, per poi il giorno dopo dire ciò. Questa è una questione di dignità. Io dico tutto in faccia e subito. Era mio diritto dirlo ed era anche un dovere da allenatore per difendere il calcio, dato che in campo certe cose non dovrebbero succedere". 

Le parole di Pinto?
"Tiago Pinto è la Roma. Quando parla il direttore, parla la società. Non mi aspetto sostegno quando sbaglio, ma quando ho ragione mi fa piacere la vicinanza della società. Mi ha dato l'equilibrio emozionale per la partita". 

Le hanno contestato la battuta sull'ammonizione di Mancini?
"Non ne posso parlare. Sono andato con Pinto e l'avvocato Conte da Chiné, abbiamo parlato e mi fermo qua". 

Per domani si sente tranquillo?
"Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. Questa è una riflessione che ho fatto da solo e che ho condiviso con il procuratore. Dopo la partita ne possiamo parlare, ma prima dobbiamo partire dal principio che loro vogliono fare bene e lasciarli tranquilli". 

Firmerebbe il rinnovo?
"Questa è una domanda ipotetica, non mi hanno proposto il rinnovo perciò non ne posso parlare. Mi ha fatto piacere la vicinanza della società? Certamente, ma oggi non è un segreto che siamo stati insieme con il presidente e i figli, abbiamo parlato. Non abbiamo affrontato il discorso rinnovo del contratto". 

Renato Sanches?
"Abbiamo bisogno di tutti. La nostra rosa se al completo è forte, con diverse opzioni e una panchina con più soluzioni. A centrocampo le scelte sono tante: c'è stata la crescita di Bove, che non è più un bambino. Quando non c'è qualcuno, a centrocampo qualcuno troviamo sempre. Chiaro che è importante avere tutti. Dobbiamo abbiamo 6 giocatori a disposizione, un numero ottimo. Renato è migliorato. Lorenzo ha lavorato in maniera ottimale. Ci sono tante partite importanti: a gennaio abbiamo una partita di Coppa e forse due. Il problema è la difesa, soprattutto con Ndicka che partirà e sarà ancora più difficile". 


La conferenza stampa di José Mourinho


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