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Conti: "Bisogna ricominciare a riscoprire i vivai. Oggi sono preoccupato, il calcio si sta stravolgendo e non si pensa più alla tecnica"

di Andrea Gonini

Bruno Conti, ex calciatore ed attuale coordinatore del settore giovanile della Roma, è intervenuto a margine della presentazione della Fondazione Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea - E.T.S. di Roma, di cui la leggenda giallorossa è testimonial. Di seguito le sue dichiarazioni: "Se vedo qualcuno che gioca un po' alla Bruno Conti? No, oggi mi sto preoccupando. Nel senso che, da responsabile di un settore giovanile, il calcio si sta stravolgendo, si sta pensando troppo agli algoritmi, alla psicologia o un insieme di cose e si predilige più il fisico che la tecnica. Per cui dico che bisogna ricominciare a riscoprire i nostri vivai e insegnare a questi ragazzi la tecnica fondamentale perché parliamo di calcio e non di fisico. Oggi vediamo giocare le squadre Primavera che sono un trampolino di lancio per la prima squadra che hanno grandi difficoltà e c'è a livello bassissimo. Per cui bisogna ricominciare a riscoprire i vivai".

I rigori di Roma-Liverpool?
"Volete dire quello che ho sbagliato io? Falcao è un grande leader, lui già prima della finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool aveva tirato dei calci di rigore. In un momento delicato dove mancavano Pruzzo, Maldera e i rigoristi veri, un leader come lui poteva non tirarsi indietro, perché lo abbiamo sbagliato io e Graziani. Al di là delle polemiche Paulo è stato un grande, ci ha fatto vincere lo scudetto, insieme a tutto il gruppo. Ma se la domanda è quella, sì poteva tirarlo, io non mi sarei tirato indietro".


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