Conti: "Pruzzo un uomo vero. Con lui al centro dell'area di rigore sapevi che quando mettevi la palla in mezzo faceva sempre gol"
A margine della presentazione dell'autobiografia dell'ex attaccante della Roma, Roberto Pruzzo: "Bomber- La storia di un numero nove normale (o quasi)", ha parlato un suo grande compagno di squadra, Bruno Conti:
Cosa ha rappresentato Roberto Pruzzo per Bruno Conti e per la Roma?
“Un grande professionista, ma soprattutto un grande amico. Con Roberto abbiamo diviso tantissimi cose insieme, giocando insieme, vivendole l’anno di Genoa in cui siamo andati in Serie A. Penso sia un uomo vero, perché si racconta un grandissimo personaggio e una persona stupenda. Parlare di Roberto per me è troppo facile, col Bomber c’è un’amicizia che va al di là di tutto perché l’abbiamo vissuta giorno dopo giorno”.
Un’istantanea che la lega a Pruzzo?
“Ce ne sono tante, non potrò mai dimenticare che quando ero a Genova, non avevo la macchina e lui con il suo 128 bordeaux mi scarrozzava da tutte le parti, mi portava a Roma, per cui il Bomber è stato un compagno molto importante della mia carriera”.
La vostra era un’intesa istintiva?
“Assolutamente sì, lui andava a finalizzare il mio gioco. Avendo Pruzzo in area di rigore sapevi che quando mettevi la palla dentro, lui faceva sempre gol”.