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Dacourt: "Totti? Alla sua età farebbe bene a smettere. Digne? Fossi in lui non rimarrei a Parigi"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: Centro Suono Sport

Il doppio ex di Roma e Inter Olivier Dacourt è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport. Ecco le sue parole.

Di cosa ti occupi attualmente?
“Da qualche anno faccio dei cortometraggi per Eurosport alla scoperta dei calciatori, soprattutto sul piano umano, oltre che calcistico. E’ una bella esperienza lavorativa, ti fa scoprire tanti personaggi importanti”.

Cosa pensi del rinnovo di Totti?
Checco è un bravo ragazzo, è sempre stato umile all’interno dello spogliatoio, ha il carattere tipico dei romani, gli piace scherzare, ma ha sempre gestito la pressione della piazza. Se avesse lasciato la Roma prima avrebbe vinto tanto e forse anche il Pallone d’Oro, ma ha preferito rimanere nella sua squadra del cuore. Sul rinnovo del contratto? Credo che quando arrivi ad una certa età, forse un’esperienza all’estero l’avrebbe potuta fare prima, oggi a quasi 40 anni forse farebbe bene a smettere, senza terminare altrove la carriera, anche se capisco che è difficile lasciare il calcio giocato, soprattutto per uno come lui. Ci sono persone che a 25 anni non hanno voglia di allenarsi, lui invece ha sempre avuto un atteggiamento da grande professionista. Quando il Bernabeu gli ha dedicato quella standing ovation, l’eco di quel momento è arrivato anche in Francia, è stato bello vederlo. Non saprei dargli un consiglio, ma forse ora non dovrebbe lasciare la Roma”.

Il tuo ricordo di Spalletti?
“Luciano è una bravissima persona, è un grande tecnico. Quando accadde quell’episodio di Milano, quando mi fece quella scenata a fine partita dopo la vittoria sull’Inter, ci rimasi male. Poi ci parlai il giorno dopo davanti a tutti e gli dissi che non potevo accettare una scenata così in pubblico, Spalletti si alzò e mi chiese scusa. Dimostrò grande umiltà, ho un bellissimo ricordo di lui, quando arrivò alla Roma non era un momento facile”.

Quale sarà il futuro di Digne?
“Sta giocando molto e questo è positivo, nonostante la Roma nella prima parte di stagione non abbia fatto bene. Credo sia un buonissimo giocatore per la Roma, per il futuro, perché è molto giovane. Il Psg ora fa parte delle grandi squadre in Europa, hanno Kurzawa titolare, ma potrebbero tenere Digne come seconda scelta, ma se fossi in lui non rimarrei a Parigi, perché preferirei giocare titolare e sono convinto che Lucas farà questo ragionamento”.


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