Damiano: "Roma è la squadra dalla città, la Lazio il club della regione. Ho convinto Menez a restare"
Fonte: Il Romanista - footmercato
Christian Damiano, secondo di mister Ranieri, concede una lunga intervista al sito francese footmercato. Di seguito riportiamo le sue parole.
"L’ambizione è quella di giocarcela fino in fondo in ogni competizione. Dobbiamo restare in corsa e cercare di portare a casa almeno un trofeo. Il rapporto con lui (Ranieri, ndr) va benissimo. Stiamo lavorando coerentemente con quello che ci eravamo prefissi. Quindi per ora va tutto bene. Nella prima parte di stagione siamo andati male rispetto a quella scorsa. Credo che il motivo sia da ricondursi al contraccolpo di aver terminato lo scorso campionato al secondo posto, di essere arrivati in finale di Coppa Italia e di essere arrivati a giocarci la Supercoppa. Quindi deve esserci stata una piccola caduta di motivazioni al momento della ripresa. Detto questo, siamo di nuovo qua, abbiamo lo stesso numero di punti della scorsa stagione. Non solo, siamo anche qualificati per gli ottavi di Champions League, che per noi è molto importante. E poi siamo ancora in lizza in Coppa Italia. Dobbiamo cercare in ogni modo di conquistare un trofeo. Ora diventa più difficile per tutte le squadre. Intanto abbiamo questa doppia sfida con lo Shakhtar Donetsk, che è una squadra molto buona. Loro sono una formazione che è in costante crescita negli ultimi anni. Si deve prima superare questo ostacolo, poi verranno gli altri. Quel che è certo è che speriamo di andare il più lontano possibile. Il difficile sarà farsi trovare pronti per quella data, perché nel frattempo c’è il campionato e pure la Coppa Italia. Molto dipenderà dallo stato di forma del momento. Quello di quest’anno è un torneo più aperto rispetto a quello scorso, nel quale c’era una squadra, l’Inter, che ha dominato tenendo un’altissima velocità di crociera. Quest’anno c’è il Milan, che non è una sorpresa visti gli acquisti fatti in attacco. Ma dietro c’è un gruppo di squadre che gli contenderanno i titolo. Ripeto, un campionato molto più aperto e, forse, più equilibrato".
Un commento sulla rivalità tra Roma e Lazio?
"La Roma è ancora la squadra dalla città. E la Lazio è il club della regione"
Philippe Mexes e Jeremy menez, due francesi giallorossi.
"Sono felice per Philippe, che è il più vecchio dei due. Ha meritato pienamente la riconquista della maglia della nazionale. E’ tra i migliori difensori del campionato italiano, e quindi d’Europa e del mondo. Sta avendo un grande rendimento, è maturato. E’ senza dubbio molto più concentrato. Menez? E’ passato attraverso auna situazione complicata. Non è stato facile arrivare in Italia a soli 20 anni e alle spalle non tantissime partite del campionato francese. E’ senza dubbio una situazione difficile. Ma lentamente e con pazienza, è tornato ad alti livelli. E’ un po’ quello che è successo con Gourcuff. Lui è stato costretto a tornare in Francia. L’Italia non ha pazienza di aspettare i giovani. Ora Jeremy va benissimo ed è fondamentale durante le partite. Io l’ho convinto a restare. Se lasciava noi, era difficile capire dove potesse andare. Tra noi c’era un buon rapporto e un progetto di lavoro nel tempo, alla fine sono riuscito a convincerlo ed è rimasto. Credo che la sua sia stata una decisione saggia. Il rinnovo di Mexes? Non so quale sia la situazione al momento. Non posso dire di più"
Cosa ci dice sul prossimo mercato della Roma?
"La nostra priorità immediata è quella di trovare un acquirente. Quindi non posso dire cosa accadrà domani. Non fino all'arrivo nuovi dirigenti".