De Marchi: "La Roma è una belva ferita"
Fonte: Roma TV
Il doppio ex di Roma e Bologna, Marco De Marchi, ha parlato ai microfoni di Roma TV:
“Bologna è la mia casa, io sono di Milano, arrivai nel 1987 col pullman da Ospitaletto, eravamo 7-8. Ci portarono con Maifredi. Capii subito che sarebbe diventata la mia città. La squadra, nata quasi per caso con un rischio che si prese Corioni con giocatori di due categorie più basse, iniziò il percorso. Ci salvammo il secondo anno e al terzo anno ci qualificammo per la coppa UEFA. Nel 1990 andai alla Juventus, feci un anno, poi venni alla Roma, tornai alla Juventus dove vinsi la coppa UEFA e tornai a Bologna. Una scelta che mi rende orgoglioso, penso di essere l’unico. Dopo due mesi dalla vittoria decisi di tornare in Serie C a 26 anni, per dimostrare a questa città che c’era una persona in grado di poter contribuire a far sì di tornare dove l’avevo lasciata. Ho messo a repentaglio la mia carriera, ma mi sentivo pronto per diventare il leader. Vedo la Roma tutte le partite, anche in coppa. La vedo perché è passione, Roma è passione. Il Bologna? Campionato anomalo, il troncone della salvezza si è ristretto a 3-4 squadre. Ha fatto un campionato anonimo perché le altre 3-4 sono lontane. L’obiettivo era salvarsi. Oggi il Bologna può essere fiero. Mister Saputo ha messo a posto un po’ tutto, ha centrato subito la promozione e quest’anno si sta salvando. È una grande persona, lo sta dimostrando l’intelligenza nel fare un percorso. Acquisti mirati, di giovani interessanti, come Verdi e Di Francesco. Ci vuole tempo, perché vuole crescere anno dopo anno. La Roma ha giocatori straordinari, prendendoli uno a uno possono competere con la Juventus. Serve crederci e giocare alla morte tutte le partite. Tra Perotti, Salah, Džeko che sta facendo un’annata straordinaria, Nainggolan… la partita è aperta a ogni risultato. Il Bologna deve capire che si deve divertire, senza pressione giochi facendo più di quello che faresti quando sei contratto, la Roma è una belva ferita che per un altro momento resta ancora a terra inerme o che reagisce. Rizzitelli? Un bel giocatore, ora fa il commentatore. Vi ringrazio perché mi fate tornare indietro nel tempo, eravamo un gruppo fenomenale”.