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De Rossi: "Non è il momento di parlare della Roma e del futuro. Non basta la serenità per giocare bene"

di Gabriele Chiocchio

Nel corso della conferenza stampa della vigilia di Italia-Giappone, Daniele De Rossi ha parlato delle dichiarazioni rilasciate ieri: "La mia posizione con Roma e con la Roma? Non c'è niente da chiarire, se ci fosse non è questo il momento. Ho fatto delle dichiarazioni di cui sono convinto, ma sarebbe irrispettoso nei confronti dei compagni e del mister se mi distraessi troppo pensando a Roma e al futuro. Il futuro è domani e la partita col Brasile e speriamo anche semifinale e finale. Se a Roma c'è serenità? Non penso che uno giochi bene solo per l'ambiente sereno, qui si è aiutati da un impianto e da un organico, in una stagione negativa possono venir meno anche le prestazioni individuali. La serenità si costruisce negli anni, quando è arrivato Prandelli la situazione non era delle migliori, poi abbiamo ricostruito un'idea di gioco e comportamenti. Ma non basta la serenità per alzare trofei e fare prestazioni soddisfacenti, ma è un buon ingrediente. Se ho avuto paura di perdere la Nazionale per quello che è successo con la Roma? Diciamo che la certezza del posto non ce l'hai mai, il calcio va avanti e i posti sono sempre quelli. Sinceramente non ho avuto paura perché credo nelle mie potenzialità e nelle capacità di rigenerarmi in queste competizioni e ho sentito sempre stima da allenatore e compagni. Ci sono stati momenti in cui ho ragionato in quest'ottica, senza allarmismi ma sapendo che nulla è assegnato per grazia ricevuta".


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