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De Rossi: "Siamo nettamente più forti del Milan. Scudetto? Difficile recuperare anche vincendo con la Juve"

di Gabriele Chiocchio

De Rossi a Roma Channel

"Roma impetuosa? Inizio a fare la parte dell'anziano che si vuole riposare, abbiamo giocatori giovani forti, esuberanti, si divertono proprio, prendono e vanno anche in momenti in cui bisognerebbe temporeggiare. Meglio così rispetto a quando giochi con quelli che non fanno neanche un metro. Primo tempo bloccato? Loro sono una squadra forte, hanno individualità ed esperienza, hanno anche un momento difficile. Siamo nettamente più forti. Loro si coprivano bene, anche lì si è vista pazienza e la voglia di aspettare una giocata avulsa dal gioco. Cosa mi aspetto da Sassuolo-Juventus? L'ho detto in tempi non sospetti, purtroppo non è un discorso di lunedì, anche se dovessero non vincere sarebbe difficile recuperare, pur vincendo lo scontro diretto. Continueremo così fino alla fine, è bello fare tanti punti. È un campionato che sembra quasi chiuso e c'erano 50mila persone, bisognava rispettare questa tifoseria e dare gioia con gli arretrati. Quanto è cambiata la testa? Siamo diventati una squadra, questo si vede. Prepariamo le partite con grande impegno, ci divertiamo e stiamo bene tra di noi. Non è un caso. La squadra è diventata fortissima e sa che può vincere con chiunque, continua ad avere questo entusiasmo. Siamo consapevoli e sarebbe grave il contrario. Siamo tutti affamati di vittoria anche l'anno prossimo".

De Rossi alla Rai

“Garcia ha fatto le cose più semplici possibili per farci risollevare. Ci ha dato fiducia, abbiamo avuto sensazioni positive sin dai primi giorni, ci ha conquistato giorno dopo giorno. Scudetto? Si dice che il campionato sia chiuso e io non dico che non lo sia, dobbiamo dare a questi tifosi delle gioie perché negli ultimi anni hanno sofferto troppo. Pjanic? Penso che la questione principale sia mantenere tale rosa e spero che Miralem possa rimanere, così come Taddei, voglio che tutto questo gruppo rimanga, i punti che stiamo facendo in annate passate sarebbero bastati per lo scudetto. Balotelli? Si è dato da fare, ma io ho pensato al mio match. Un voto alla mia stagione? Non li do agli altri, figuriamoci a me. Alla squadra però do un voto alto. Non ho visto alcun gesto particolare di Balotelli, è normale che ci siano delle partite in cui si pensa che tale giocatore possa giocare male in una competizione mondiale. Balotelli in Nazionale troverà altri stimoli, i problemi che ha il Milan non dipendono solo da Balotelli. Farà bene come tutta la Nazionale. Con i tifosi si è ricreato entusiasmo e il merito è di Garcia, che con noi giocatori ha sempre avuto un rapporto schietto e leale”.

De Rossi a Mediaset Premium

"E’ uno di quei sogni che sfiorano l’utopia ma teniamo vivo qualcosa finché vinciamo. Stiamo creando qualcosa di importante per il prossimo anno e gli anni futuri. Sentirsi alla pari di una squadra che ha fatto 90 punti come la Juventus non è facile dirlo e forse nemmeno sarebbe giusto. Ma è stato un campionato equilibrato, anche loro lo sanno. Un pizzico di paura gliel’abbiamo messa, siamo stati l’avversario più duro per loro in questi anni. Balotelli Nervoso? Quando la tua squadra non fa una grande stagione, un po’ di nervosismo viene fuori. E’ quello che viene osservato al microscopio da tutti: fischi, insulti… possono portare a qualche gesto, considerato anche il suo carattere. Una Roma piena di campioni? Ne abbiamo abbastanza, abbiuamo creato un grande gruppo e perdere un giocatore di quest’annata sarebbe una grande perdita, un peccato. Non è il momento di parlare di mercato, comunque".

De Rossi a Sky

"Siamo una squadra che ci ha abituato alle conferme e a giocare sempre alla stessa maniera, anche se gli obiettivi più alla portata sono arrivati. Ora continueremo a giocare così, anche perché sinceramente ci divertiamo. I dati di questa stagione che mi hanno colpito? Per quello che abbiamo visto in questo campionato ce ne sono tanti, siamo la miglior difesa ed è difficile che una squadra così non arrivi in alto. Mi stupisce per come giochiamo, anzi non mi stupisce più per come giochiamo visto il modo e la serenità in cui prepariamo le partite. Pjanic? Non lo so, non mi piace parlare dei contratti miei, figuriamoci di quelli dei miei compagni, non saprei. E’ il mio desiderio e di tutti quelli che giocano nella Roma, perché è un giocatore unico. Poi ci sono i contratti, non parlo del suo. Quando c’è stato il mio ci sono tante cose da valutare, anche quella di valutare il più possibile, ma parlo del mio caso, non che ci siano schermaglie tra la società e il giocatore. Quanto mi piacerebbe che Roma-Juventus valesse ancora il titolo? Sarebbe stato, al di là di quello che spero io stando a -8, darei qualsiasi cosa per giocarcela con loro. Sarebbe bello per tutti se si giocasse uno scudetto a due dalla fine del campionato, soprattutto perché si giocherebbe in una cornice speccolare, con la gente sopra i lampioni. Se questo è il nostro scudetto? Sì, a parte il discorso del mister che ci crede veramente e continua a spronarci a prendere questo primo posto, forse è questa la chiave che ha portato la Roma a non mollare. Lui è la nostra forza per tanti aspetti, anche per mantenere alta la concetrazione. Fare 85 punti non mi è mai successo, come non è mai successo a Roma, è qualcosa di incredibile guardando all’anno scorso quando stavamo con le pezze al C come si dice a Roma. Non sapevamo quando saremmo usciti da quella situazione, ci siamo riusciti in pochi mesi grazie al mister e ai tifosi


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