De Sisti: "Totti è più forte del diavolo, avrebbe meritato di vincere di più"
Fonte: Roma Caffè / Radio Power Station
Questa mattina è intervenuto ai microfoni di RomaCaffè su Radio Power Station, Giancarlo De Sisti, ex centrocampista della Roma e della Nazionale. Queste le sue parole:
Buongiorno De Sisti. Iniziamo parlando del momento che sta attraversando la Roma.
"Il momento della Roma lo definirei un po' altalenante, una vittoria, anche se importante, non cancella un periodo negativo di sei giornate vissute nell'incertezza, diciamo che questa vittoria permette alla Roma di respirare e speriamo che le cose vadano nel verso giusto, sicuramente occorre ancora una condizione di forma migliore da parte di alcuni elementi, occorre dare continuità ad una vittoria che se pur leggittima è stata anche un po' sofferta".
Qual'è secondo lei, ad oggi, la medicina adatta per uscire dalla crisi?
"Guardi, c'è Ranieri che l'anno scorso abbiamo definito addirittura un mago, ha fatto questa lunga serie di partite, capendo al volo le situazioni, i meccanismi, io credo che occorre solo dare continuità , serve che la squadra si renda conto di essere di nuovo di fronte ad un bivio che può portarla ad essere protagonista, perchè siamo ancora alla settima giornata e ci sono ancora molte possibilità di recuperare, quindi non ci sono molte altre soluzioni, serve continuità. Ha ritrovato Taddei che credo sia un elemento fondamentale nel recuperare palloni persi e ripartire, ricordiamo infatti il calcio giocato dalla Roma tre, quattro anni fa, era spettacolare nelle ripartenze, e Taddei era proprio uno dei protagonisti di quel calcio".
Parlando di Francesco Totti, qual'è la sua opinione, visti anche gli attacchi che riceve il Capitano in questo momento?
"Parlare della figura, del passato che rappresenta Totti è assurdo, lo trovo inutile, parlare invece di condizioni fisiche a volte si può, anche di fronte ad un gigante come lui, perchè no. Io credo che quando non sta particolarmente bene e viene comunque premiato, comunque viene sottoposto ad attenzioni particolari, è ovvio che deve offrire prestazioni particolari, quando questo non gli riesce è chiaro che può venire un po' discusso. Dal venire discusso a rappresentare il problema poi ce ne corre. Ho letto anche un' intervista su il Romanista qualche giorno fa, in cui dicevano che se Totti sta bene può convivere anche col diavolo, e credo che Totti sia più forte anche del diavolo. Per cui a questo punto la convivenza con Borriello non può creargli alcun problema, parliamo di gente che sa giocare a pallone. Io dicevo, a suo tempo, a Vierchowod peccato che c'è di mezzo il pallone, se no ti mangeresti tutti!”.
Secondo lei, Totti nella sua carriera avrebbe meritato di vincere di più?
"Il fatto è che il calciatore, il cui valore assoluto nell'arco di una stagione non può discutersi, invece inizia ad esser messo in discussione nel momento in cui la propria squadra raggiunge degli obbiettivi importanti, e allora il calciatore stesso è legato eccessivamente anche alla sua squadra. Sul piano personale non c'è dubbio che avrebbe meritato anche questo riconoscimento in un particolare momento quando lui, secondo me, non tanto e non solo come attaccante assoluto ma quanto come suggerittore era uno spettacolo".
De Sisti, lei si è fatto un'idea di quello che sta accadendo a Roma riguardo la questione societaria?
"Io al di là delle smentite che fanno gli addetti ai lavori interni a Trigoria, e parlo di dirigenti e calciatori, da fuori mi faccio un'idea che, in parole semplici, per quanto un giocatore non possa compontarsi in maniera impopolare, è comunque in diritto di comportarsi di conseguenza se per un periodo non viene pagato. Detto questo, io no ncredo che determinati atteggiamenti siano conducibili alla situazione societaria, in fondo sono comunque dei privilegiati".