Delvecchio: "Dzeko? Per giudicarlo bisogna vederlo un altro anno. Cassano ha sbagliato a pensare di essere grande come Totti"
Fonte: Rete Sport
L'ex giallorosso Marco Delvecchio è intervenuto ai microfoni di Rete Sport: "Dzeko? Ho sempre avuto un'ottima impressione di lui, non ha mostrato il suo valore anche per infortuni e sfortuna. Ha subìto anche l'assetto fortunato della squadra di fine stagione. Per giudicarlo bisogna vederlo un altro anno. La sua personalità? E' un grande attaccante, fisico e tecnico. Bisogna ridargli fiducia e farà bene. Florenzi è uno di quelli che tutti vorrebbero, dove lo metti lo metti fa sempre il suo. Ha un grande numero sulle spalle... Poter ricoprire più ruoli è una fortuna, io sono andato in Nazionale a discapito di grandi attaccanti anche per questo. Pellè è dovuto andare all'estero per dimostrare il suo valore. Regressione in attacco? Non solo, ma anche in altri reparti e dipende dal campionato italiano che è inferiore agli altri. Montella allenatore? Non me l'aspettavo perché litigava sempre con gli allenatori... E' bravo, studia e sta facendo bene. Lo scudetto del 2001 e il ciclo mai aperto? Forse non avevamo la mentalità da grande squadra e c'è stato un appagamento da scudetto. Capello? In un Inter-Roma mi chiedeva di marcare Di Biagio e Gigi mi disse: A Delve', ma che stai a fa'? E il mister: Bravo! All'Inter ero il giovane Delvecchio, a Roma mi hanno fatto sentire subito importante, la società e la città. Gli allenatori che ho avuto? Mazzone diceva le cose in faccia, Zeman era taciturno ma simpatico, Capello un manager. Balotelli? Ha grande talento, tecnica e doti fisiche, ma pecca nella parte più importante, quella mentale. Cassano e Totti? Non sono paragonabili, Cassano ha sbagliato a pensare di essere grande come lui. Sensi? Grandissimo presidente, gli devo tantissimo per la mia carriera. Lo porto nel cuore".