Delvecchio: "Mancano i giocatori per vincere. Non credo ai cambi in corsa"
Fonte: Roma Radio
Marco Delvecchio, ex giocatore della Roma e della Nazionale, è intervenuto questa mattina a Roma Radio. Questo quanto dichiarato: “Io penso che i problemi della Roma siano diversi. Manca qualche giocatore per essere da scudetto e non ha sfruttato al meglio chi ha per fare meglio. Salah e Gervinho non si sposano benissimo con uno come Dzeko. Per farlo segnare servono giocatori che vanno sul fondo e crossano. La Roma poi quando diventa prevedibile non ha alternative”.
Non pensi possa essere un problema di personalità?
“Forse manca di personalità, perché a parte Totti, De Rossi e Nainggolan non vedo giocatori che possano prendere per mano la squadra. Forse Florenzi, ma nessun altro. Non è facile giocare a Roma ma serve carattere per giocare qui”.
Quanto determina l'assenza del tifo in questo momento?
“Incide tantissimo perché la curva della Roma è sempre stato il 12° uomo in campo. Il tifo dell'Olimpico ti da molto, ti trascina. Spero di rivedere il prima possibile i tifosi allo stadio ma i problemi in quel caso sono complessi”:
Che idea ti sei fatto del campionato?
“Napoli e Juve le più accreditate per lo scudetto. L'Inter non è pronta per vincere, troppi successi con un solo gol di scarto, arriverà terza o quarta. La Fiorentina gioca molto bene ma non ha l'organico per lottare fino alla fine”.
Higuain miglior giocatore del campionato?
“Si, assolutamente. Giocatore fantastico”.
Dybala può fare meglio di lui nel girone di ritorno?
“In realtà ha fatto bene anche fin'ora. Ha molte qualità e sta dimostrando di essere da Juve”.
Vedi un altro Delvecchio in giro per la Serie A?
“Ogni giocatore si differenzia dall'altro per qualcosa, quindi non vedo giocatori simili in giro”.
Quinto Pallone d'Oro a Messi. Come si fa a non darlo a lui?
“Il problema è quello. Per due anni lo ha vinto Cristiano Ronaldo ma perché Messi era andato leggermente peggio del solito. I numeri dell'argentino però sono incredibili. Gli manca solo di vincere il Mondiale”.
Un parere su Luis Enrique, premiato come miglior allenatore del Mondo?
“Un piccolo errore con lo spagnolo lo abbiamo fatto tutti. Non aveva la squadra per fare quel gioco a Roma. Ovviamente al Barca ha dei campioni e vincere è più facile. Se ci fossi te sulla panchina dei blaugrana, vincerebbero qualcosa lo stesso”.
Tra il “buffone” che gli veniva gridato a Roma e il migliore al Mondo c'è una via di mezzo...
“Penso proprio di si. Questo è il grosso limite che c'è qui, si estremizza sempre tutto. I maghi non esistono ma sicuramente chi arriva a Roma, allenatori e giocatori, vogliono dare il massimo. Non credo molto però nei cambi in cosa durante la stagione”.
Lo spogliatoio in genere come lo prende un cambio in corsa?
“Dipende da tante cose, ma non credo che un giocatore dia di più se cambi l'allenatore. Un calciatore da sempre tutto”.