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Di Chiara: "Domenica gara fondamentale. Luis Enrique? Sono contrario alla ricerca dell'invenzione a tutti i costi"

di Redazione Vocegiallorossa
Fonte: Radio Ies - "La Città nel Pallone"

All'interno della trasmissione "La Città Nel Pallone", in onda sulle frequenze di Radio Ies fm 99.80, è intervenuto l'ex giocatore di Roma e Fiorentina, Alberto Di Chiara

Chi è più in difficoltà tra Roma e Fiorentina?

"Sicuramente la Fiorentina, che non ha ancora svoltato dal dopo Prandelli.
La Roma sta iniziando un nuovo ciclo. Non credo ci siano troppe note negative ma ci vuole tempo".

Fuori Osvaldo: che ne pensi?

"E' sicuramente un'assenza pesante per la Roma, il giocatore è un bomber capace di risolvere la gara. La Fiorentina recupera Jovetic ed è avvantaggiata, visto che Gilardino non è in grande forma".

La Roma ritrova Totti, quanto è mancato?

"Parlare di Totti è quasi superfluo è sempre determinante. E' un punto di riferimento".

Viste le assenze Totti sarà prima punta?

"Luis Enrique dovrà cercare di utilizzarlo più vicino alla porta. Negli ultimi 16 metri è decisivo e fa reparto da solo. Prende palla spalle alla porta e riesce anche ad essere determinante come uomo assist".

Luis Enrique è affetto da "fenomenite"?

"Sono contrario alla ricerca dell'invenzione a tutti i costi per stupire. Un allenatore deve sfruttare al meglio i giocatori che ha senza inventarsi nulla di straordinario. Un allenatore deve essere come un sarto, come diceva Mazzone. Il Barcellona gioca così perchè ha i giusti interpreti, non tutti possono farer lo stesso. Bisogna plasmarla secondo i propri giocatori, sfruttando al massimo le proprie caratteristiche".

Roma noiosa?

"No, non credo, sempre propositiva forse troppo "fenomeni", ma almeno cerca sempre di imporre il proprio gioco, anche rischiando qualcosa, ma noiosa no. Il fatto di non avwere un disegno definitivo può essere un problema a questo punto del campionato".

Osvaldo-Lamela?

"Sono due giocatori dello stesso Paese, forse un po' di stanchezza e di nervosismo, ma ci può stare basta che non sia ripetitivo. C'è stata una cena chiarificatrice, è stata gestita bene dalla società, quindi la cosa sembra risolta. L'importante è che rimanga soollo uno sfogo momentaneo e nulla di più. Si può giustuificare con la delusione del momento".

Avresti preso gli stessi provvedimenti con Osvaldo?

"Farlo allenare da solo sarebbe stato effettivamente troppo. Non so cosa sia successo negli spogliatoi ma credo che, nonostante la gravità del fatto, sia eccessivo mettere fuori rosa il calciatore. Se la cosa è stata chiarita nello spogliatoio credo che la decisione diventi esagerata; non si sta parlando con degli scolari quindi basta chiarire senza aggravare il tutto. Ci vuole buon senso".

E' a rischio Luis Enrique? Quanto tempo gli rimane?

"Ha sicuramente tempo ma la gara di domenica è determinante. Se si dovesse uscire sconfitti dal Franchi e continuasse ad aleggiare il nome di Carlo Ancellotti la situazione si farebbe pesante".


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