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Di Francesco: "Abbiamo una mentalità, fa rabbia ricordarlo oggi. Dzeko ha capito che doveva fare di più". VIDEO!

di Danilo Magnani

Eusebio Di Francesco a Premium Sport

"La reazione di oggi? La sconfitta pesante è stata contro il Milan perché non abbiamo messo in campo quello che avevamo preparato, questa settimana abbiamo lavorato tanto. Stasera abbiamo dimostrato di essere coesi e di essere squadra, abbiamo affrontato a viso aperto il Napoli e oggi siamo stati continui nella gara, cosa che non abbiamo avuto precedentemente. Consapevolezza maggiore? Dobbiamo averla, abbiamo commesso un'ingenuità sul secondo gol subìto perché abbiamo abbassato la tensione e questa cosa dobbiamo togliercela, oggi sono stati fatti 4 gol ma dobbiamo restare attenti. Orgoglioso della Roma? Sono sempre orgoglioso di rappresentarla sia che si vinca sia che si perda. Atteggiamento? Abbiamo lavorato molto, in tante altre gare abbiamo avuto atteggiamenti buoni per gran parte della gara ma non basta, bisogna tenere tutti i 90', se ci fermiamo durante la partita sbagliamo. Abbiamo fatto 4 gol al Napoli e non è facile perché è una delle migliori squadre del campionato, abbiamo dimostrato di essere pronti fisicamente, di avere una mentalità, mi fa rabbia ricordarlo oggi, però è chiaro che sono felice. Ünder? Non lo valuto economicamente, io ritengo che abbia lavorato con grande impegno e disponibilità, queste caratteristiche fanno la differenza, sta raccogliendo i frutti del suo lavoro, è impressionante come si prepara le giocate, è letale rispetto a tanti attaccanti. Dzeko? Mi ha dato una grandissima risposta, ho parlato anche 50 minuti con lui e devo dire che è intelligentissimo e ha capito che doveva fare di più per la squadra, non tanto per i gol, ma proprio per la squadra, si è sacrificato. Non ho mai visto un giocatore tecnico come Dzeko, nonostante le sue leve lunghe lo è. Come Ibrahimovic? Lo svedese forse è un po' più cattivo, Dzeko pensa troppo su quello che poteva fare e non ha fatto".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport

Giornata più importante da quando sono a Roma? Questa gara ci deve dare maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, che non abbiamo perso ma non sempre abbiamo fatto vedere con continuità. Mi fa rabbia vedere una gara così dopo quanto fatto nelle ultime gare. Oggi ho visto continuità, una squadra compatta. Abbiamo lavorato tanto sotto l'aspetto mentale in settimana, ma dobbiamo continuare. Per esempio la squadra sul 4-1 non mi è piaciuta, perché prendere gol mi da fastidio in quel modo. Per il resto non posso che fare i complimenti ai ragazzi. Merito? Mi sono preso tanti demeriti, adesso qualche merito. Sono a capo di questa squadra, cerco di dare un'impronta che oggi si è vista benissimo. Magari nello spogliatoio c'era qualcuno che poteva pensare di prendere 2 o 3 gol oggi e io sono stato chiarissimo. Non venivamo a fare una passeggiata ma il contrario. Lo abbiamo dimostrato non solo a chiacchiere, ma con gli allenamenti e anche con qualche arrabbiatura. Le risposte sul campo sono determinanti. Meglio la fase difensiva o quella offensiva? Ci alleniamo tutta la settimana sulla mentalità. Se avessi voluto diversamente avrei chiesto di giocare palloni lunghi e di chiudersi dietro. Il Napoli ti porta ad abbassarti, non era facile fare questa partita. Nel primo tempo meglio l'uscita con il pallone, nel secondo tempo meno, però la voglia di andare sul pallone è stata preparata veramente bene con atteggiamenti giusti che fanno la differenza. Tempo e spazio sono fondamentali nel calcio, noi giovedì abbiamo fatto 50' di fase di sviluppo, non di come difenderci dal Napoli. La mia cultura nasce nel dare consapevolezza a questi ragazzi nonostante le difficoltà, nonostante tutti pensavano di venire qua a fare una partita d'attesa. Questo non mi piace. Esistono due fasi, bisogna anche saper soffrire per vincere a Napoli. Fare meglio la fase di sviluppo all'Olimpico? Condivido pienamente, serve dare delle idee che in casa muoviamo palla, ma la verticalità, che è la palla più importante di tutte, manca. Temporeggiamo troppo e andiamo in orizzontale. Dzeko? Lui è un ragazzo di grande disponibilità, magari si ferma quando non gli riesce una giocata, anche in allenamento. Noi lavoriamo tantissimo su questo, di non fermarsi sulla prima giocata ma pensare a quella dopo, che è la più importante. Spesso si perde ma ha delle qualità tecniche impressionati. Lui si allena un'ora prima e un'ora dopo gli altri, quando lo fa mette in campo mezzi straordinari”.

Di Francesco a Rai Sport

“Abbiamo fatto un gol in cui tutti hanno toccato la palla. La concretezza fa parte delle grandi squadre. Noi a volte siamo mancati, ma abbiamo lavorato tanto sull’aspetto mentale, che conta più della forma fisica. In questo modo abbiamo trovato questa prestazione, Dzeko e Alisson? Dzeko ha trovato la serata giusta. A volte si ferma, mentre oggi abbiamo avuto continuità. La parola fratellanza mi piace molto, e per essere squadra è fondamentale. Io Edin l’ho sempre schierato. Anche quando mi chiedevano di far giocare Schick. Lui ogni tanto si perde, ma ha dei mezzi fantastici, e oggi lo ha dimostrato. Lui si è reso molto disponibile per 90 minuti. Mercato? Non ci penso, devo costruire e pensare a passare il turno di Champions. Non guardo indietro, guardo avanti per fare sempre meglio”.

Di Francesco in conferenza stampa

“Il gol corale finalizzato da Dzeko? È stata una azione da Napoli, spesso la squadra partenopea fa queste giocate. È il calcio che piace a me, la squadra è venuta qui per giocare contro una formazione fortissima. Abbiamo giocato a viso aperto, non perdendo la mentalità. S'è visto l'atteggiamento di squadra e la compattezza, abbiamo toccato la palla con undici calciatori della Roma. Questo è motivo di soddisfazione, ma c'è tanto da lavorare. De Rossi e Ünder? Una botta alla caviglia per De Rossi, valuteremo per venerdì. Ünder è uscito solo perché l'ho visto un po' stanco, non era più brillante come lo era prima. Questa Roma è da Champions? Certamente, l'abbiamo fatto per 50' ma dobbiamo farlo almeno per 80'. Nel finale abbiamo concesso qualcosa al Napoli per nostra negligenza, oltre che per bravura dei nostri avversari. Devo fare i complimenti al Napoli, gioca il miglior calcio in Italia ed è tra le prime in Europa. Questa gara alimenta rammarico per la stagione? Alimenta qualche rammarico ma guardo avanti e non indietro, abbiamo avuto questo atteggiamento e ci siamo ritrovati. Abbiamo tirato fuori la voglia di essere squadra, mi prendo la soddisfazione del periodo precedente ma anche di aver fatto quattro gol al Napoli. Non è facile, bisogna ripartire da questa partita, senza accontentarci. Miglior prestazione stagionale della Roma? Non è la migliore, ma è tra le migliori. Col Chelsea è stata migliore di questa, ma in questo momento è la miglior Roma vista anche in ottica Champions. Trovato il modo per disinnescare il gioco del Napoli? No, il Napoli ha un'identità precisa. Questo serve per costruire qualcosa, serve avere continuità a questa mentalità. Non mi piace giocare sulle seconde palle, ma fanno parte del calcio. Noi proviamo anche a giocare palla a terra, non sempre è possibile perché ci sono squadre brave a giocare sugli scarichi. Noi lo abbiamo fatto al Napoli, non con grande continuità ma con buona iniziativa. Deciso il sistema di gioco? A volte si travisano le parole, il sistema di gioco non c'entra nulla. Ho vissuto una squadra con delle debolezze, più mentali che tecnico-fisiche. La colpa, se non si rimedia, è dell'allenatore. Non sono abituato a mollare niente, si passa attraverso momenti negativi e mi auguro di averlo superato definitivamente".

Di Francesco a Roma TV

Siamo contenti per la Roma, abbiamo trovato carattere, identità, determinazione, cattiveria. Mi auguro sia un punto di partenza. Partita perfetta? Nel finale non ero contentissimo di aver preso gol, ma la squadra ha messo in campo quello che abbiamo provato in settimana, i ragazzi hanno forzato. Era difficile mettere in campo le mie idee di gioco in questo campo. Rimpianti? Godiamoci la serata, mi piace guardare avanti. A Roma spesso si guarda indietro, lo fanno anche i miei ragazzi. Pensiamo troppo a quello che è successo, la squadra deve imparare che può sempre accadere qualcosa di importante. Di colloqui ne ho fatti sempre tanti, questo è stato più lungo e ho ribadito che mi aspetto di più da loro, se lavorano con continuità insieme. Ci perdiamo con facilità al primo errore, oggi abbiamo reagito alla grandissima, voglio vedere una squadra che gioca insieme anche nelle difficoltà. Mi auguro che sia la vittoria della consapevolezza, che non ci faccia perdere il desiderio di lavorare e migliorare sotto tantissimi aspetti. Non dico che sia una costante della Roma, ma anche in passato era successo. La capacità di mantenere l’attenzione fa la differenza, ho chiesto predisposizione e disponibilità al sacrificio, attraverso questo si possono raggiungere i risultati”.


Di Francesco: "Ora non accontentiamoci"
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