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Di Francesco: "Avevo paura di questa trasferta, temevo una squadra appagata. I giocatori ora sposano in pieno la mia teoria". VIDEO!

di Marco Rossi Mercanti

Di Francesco a Premium Sport

"Record? Abbiamo per la prima volta sub'to gol fuori casa, partita bella, ad alta intensità, nel primo tempo sembravamo avere la partita in mano e abbiamo preso gol. Grande merito alla Fiorentina, sapevamo che avrebbero giocato di rabbia, vi assicuro che non è facile vincere qui. Devo dire che abbiamo cominciato il secondo tempo con un'altra idea, dopo il secondo gol ci siamo abbassati. Abbiamo abbassato l'attenzione e questo ha permesso loro di segnare su ingenuità. Le squadre più attente portano a casa determinate gare. Avevo paura di questa trasferta, temevo una squadra appagata e ho avuto risposte importanti, nonostante siamo andati a intermittenza. Gerson? Lo seguivo da Sassuolo, giocava esterno alto. Mi è stato presentato come centrocampista, ma ha qualità di potersi adattare benissimo come esterno alto a destra, ha interpretato questo ruolo andando in taglio. Su tutti devo fare i complimenti a Dzeko. Ha fatto una rincorsa al 90' per prendere un contropiede della Fiorentina, questo fa la differenza per ottenere qualcosa di importante: è determinante per la squadra. Sulla mancata chiusura di Gerson sono d'accordo, ma doveva assorbirla un centrocampista, lui era un di più. Sul secondo gol è un errore in uscita, ci sta di poter sbagliare, anche noi abbiamo fatto gol sulla riconquista. Chi sbaglia meno porta a casa risultati. A che punto è la costruzione della Roma? La squadra deve essere consapevole di andare a prendere sempre gli avversari. I gol sono arrivati su riconquiste, paradossalmente abbiamo preso gol quando ci siamo abbassati, nonostante spesso concediamo campo siamo bravissimi a difenderlo. Ho fatto il lavoro più importante nella testa dei calciatori, ora sposano in pieno la mia teoria. Correttezza delle scelte? Non devo chiedere pazienza a nessuno, io lavoro sul campo, a volte si è scettici quando non si conosce. Io lavoro sul campo, cerco di far capire a questi campioni che bisogna lavorare di squadra. Condivido il record con Spalletti e mi auguro di ottenerne uno da solo. Derby da scudetto? Non penso che una partita decida, il derby non è una partita come le altre, prescinde dagli obiettivi. Giocheremo per cercare di prendere i tre punti importanti per la classifica. Ma va al di fuori di essa".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport
Squadra motivata? La cosa più importante è che si sentono tutti coinvolti, come detto da Manolas. Hanno fiducia nelle mie idee, forza e voglia durante gli allenamenti. Soddisfatto dei giocatori, in primis di Dzeko che anche se non ha segnato correva appressa ai giocatori nel finale di partita, questo è lo spirito giusto. Dzeko fa un movimento determinante perché libera il taglio di un esterno. Se fosse rimasto sulla palla, El Shaarawy non avrebbe fatto l'assist sul primo gol. Gerson? Non mi accontento, come lui. Ha grandi potenzialità, lo seguivo dai tempi del Sassuolo, può fare entrambi i ruoli, sia a centrocampo che in attacco. Fondamentale il lavoro dei centrocampisti per aggredire, come gli esterni e attaccanti che ci orientano verso la porta. Oggi nel primo tempo lo abbiamo fatto a intermittenza e si è visto, nella ripresa abbiamo dato continuità a quanto fatto in settimana. Cambiata la Roma anche negli scontri diretti? La prima l'abbiamo persa meritando di più, contro l'Inter. Col Napoli abbiamo capito la partita solo nel secondo tempo. Quella partita l'ho studiata spesso con la squadra per fargli capire la differenza. Devono capire di affrontare con lo stesso atteggiamento ogni squadra, così come dovremo fare contro la Lazio. Processo di crescita di Nainggolan? Spalletti ha fatto grandi cose, gli ha fatto capire qualcosa di diverso facendolo segnare tanto. Oggi il lavoro di sacrificio di Nainggolan ci ha permesso di rubare due palloni per i gol, entrare nella testa dei giocatori è importante per i risultati. Perfettino? Sono del segno della vergine, sarà per quello. Schick farà quello che sta facendo Gerson tatticamente? Difficile perché è diverso, lavora meno da centrocampista, sia mentalmente che tecnicamente. Lo utilizzerò in quel ruolo ma non vi posso dire in che maniera. Anche in base alle partite, però avere un concetto di base è fondamentale”.

Di Francesco a Roma TV

Gerson si è meritato il posto, con gli allenamenti e con il lavoro per la squadra. Avrei preferito concedere un po' meno oggi, ma la Fiorentina ha giocato a viso aperto, noi nel palleggio abbiamo sbagliato qualcosina. Nella ripresa siamo stati più compatti e più aggressivi in avanti. Preoccupato per i nazionali che partono? Dobbiamo essere felici per loro, ci toglie qualcosa dal punto di vista lavorativo, purtroppo la volta scorsa dopo la sosta per le nazionali abbiamo perso contro il Napoli, questa volta non possiamo perdere perché c'è il derby. Nel primo tempo abbiamo sbagliato spesso nel palleggio, abbiamo facilitato le loro aggressioni e sono venuti i loro gol, anche se siamo stati bravi a rubare palloni importanti. Dzeko si è messo a disposizione della squadra, è stato bravo, ha fatto una corsa al 90' per recuperare un avversario ed è questo quello che voglio dai giocatori. Meglio vincere 1-0 o con tanti gol? Sono teorie che lasciano il tempo che trovano, io sono soddisfatto per l'atteggiamento della squadra, oggi va bene aver vinto 4-2 perché mi aspettavo che avremmo potuto concedere qualcosina. Il fatto di coinvolgere tutti potrebbe essere negativo invece la squadra ha assimilato al meglio e si allena anche a fine partita, chi non gioca si fa trovare sempre pronto, se non si fa questo diventa dura e loro hanno capito che la differenza si fa anche in allenamento. Kolarov con la Serbia in Cina? Se fosse per me si potrebbe evitare (ride, ndr)”.

Di Francesco a Radio Rai

"Siamo stati bravi all'inizio, ma abbiamo lavorato ad intermittenza. Nel secondo tempo siamo entrati con un' altra testa e concedendo molto meno alla Fiorentina. Abbiamo avuto alcune disattenzioni, soprattutto dopo i due goal di Gerson. Gerson ha delle grandi qualità, bisognava solo stimolarlo ed inserirlo in un contesto di gruppo. Si è meritato le opportunità sul campo, allenandosi con costanza. Oggi ha dimostrato queste qualità. Mi piace l'atteggiamento di Dzeko, i suoi goal arriveranno. Vederlo rincorrere un avversario al 90' dà molta soddisfazione. Sono contento per la prestazione di tutti i giocatori. Abbiamo speso tanto a livello fisico e mentale contro il Chelsea, abbiamo dimostrato le nostre migliori caratteristiche. Abbiamo giocato contro un'ottima Fiorentina. I gol subiti? Non sono contento assolutamente, siamo stati un po' ingenui. Nel primo goal c'è stata anche un'ottima giocata degli avversari".

Di Francesco in conferenza stampa

"Nel primo tempo abbiamo lavorato bene ad intermittenza. Quando abbiamo preso gol ci siamo abbassati troppo. E’ cambiato l’atteggiamento e l’ho detto ai miei calciatori. Anche dopo il 3-2 abbiamo concesso pochissimo. Volevo fare i complimenti alla Fiorentina che ha avuto un atteggiamento che altre squadre non hanno avuto. Dobbiamo pensare a noi stessi. Mi interessa il percorso di crescita di questa squadra. Dobbiamo avere gli atteggiamenti giusti in primis Dzeko che non segna da 5 partite ma al 90° fa una rincorsa per coprire. Sostituzioni arma in più?  Io ci credo, i ragazzi ci credono. I ragazzi che non giocano a fine partita si allenano perché sanno che poi possono giocare. Gerson ha acquisito la mia fiducia non per simpatia. si è fatto trovare pronto dopo che l’ho chiamato in causa. Gerson mia scommessa? Jesus e Perotti anche. Se ho puntato sulle loro motivazioni? Ce le devono avere tutti, anche chi ha segnato 15 gol l’anno prima. Vedi Nainggolan, non c’era da motivare. Stanno ragionando di squadra e il merito è loro che si mettono a disposizione dell’allenatore".

Di Francesco a Rai Sport

"Primato di vittorie esterne? Condiviso con Spalletti, ma spero di averne uno tutto mio. Contento della squadra, anche se nel primo tempo siamo andati ad intermittenza. Turnover? Ci sono dei ruoli in cui i giocatori spendono di più, ovvero gli esterni d’attacco, le mezzali e i terzini. Tutti devono giocare, e si allenano bene anche quando non giocano. Questa è la mentalità che i miei ragazzi stanno acquisendo, anche chi non gioca si allena per farsi trovare pronto. Ribaltato lo scetticismo? Sono contento, ma non mi accontento. La squadra cresciuta e anche la mentalità. Lo scetticismo non mi riguarda. La cosa più importante per me era far capire ai miei giocatori cosa volessi da loro, ora il messaggio è passato e spero continui per tanto tempo. Se Dzeko sta cambiando o è un periodo? Entrambi, è un po’ un periodo così ma sta lavorando tantissimo per la squadra. Gli faccio i complimenti, entra in ogni azione da gol e al novantesimo ha rincorso un centrocampista avversario. Complimenti alla Fiorentina anzitutto, erano molto aggressivi. Abbiamo concesso un po’ troppo e abbiamo sbagliato un po’, nel secondo tempo siamo cresciuti non solo con la linea difensiva. Derby? Dopo le soste noi abbiamo sempre perso con Inter e Napoli. Poi il derby con la Lazio non è mai semplice, io l’ho vissuto da calciatore ed è sempre una gara a sé".


Di Francesco: "Questa è la mia Roma"
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