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Di Francesco: "Masochisti nel riaprire la partita. Troppo entusiasmo? Meglio euforici che depressi". VIDEO!

di Simone Ducci

Di Francesco a Premium Sport

"Abbiamo fatto molto bene, soprattutto nella prima mezz'ora. Abbiamo fatto giocate di qualità, poi è salito un po' il Genoa e noi ci siamo fatti del male da soli, siamo un po' masochisti in questo, abbiamo riaperto il match perché forse abbiamo pensato alla partita successiva. Fortunatamente non abbiamo pagato quella ingenuità, è un difetto che ci portiamo da un po' di tempo. Chiudere le partite? Sì ma ripetiamo le stesse cose: la squadra ha fatto quello che ho chiesto ma bisogna chiudere le partite. All'ultimo mi sono rimesso 3-4-3 e quando si cerca di giocare e perdi palla centralmente tutto diventa difficile, abbiamo fatto riaprire una gara che era chiusa. Liverpool? È l'ambiente magari che pensa alla Champions, noi abbiamo vinto 2-1 oggi e secondo forse abbiamo pensato alla SPAL. Noi non siamo abituato a fare molte semifinali di Champions League, il pensiero può andarci ma non il mio, prima in campionato dobbiamo arrivare in Champions. Eccesso di euforia? Credo sia meglio essere euforici che depressi, noi dobbiamo essere intelligenti nel lavorare bene, oggi la partita è stata affrontata con la mentalità giusta, facciamo dei piccoli errori che dobbiamo migliorare, siamo tornati a vincere ma dovevamo chiuderla. Sono però contento per la vittoria. Soddisfatto del terzetto di centrocampo? Sì, soprattutto nella prima mezz'ora. Siamo stati poco ludici nell'ultimo passaggio nel concretizzare quanto fatto. Sono contento per Gonalons, peccato per quel pallone che ha passato a Gerson e che ha causato poi il gol, noi siamo mancati davanti su altre cose, dovevamo concretizzare. Turnover anche contro la SPAL? C'è un equilibrio in tutto, qualcosina cambierò perché è impossibile che gli stessi abbiano gli stessi ritmi, non è che devo dare dei vantaggi a Semplici e dirgli chi giocherà però!".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport
Ci portiamo dietro errori del passato. Oggi siamo partiti benissimo, abbiamo creato tante difficoltà al Genoa nella prima mezz'ora, siamo stati poco concreti nell'ultimo passaggio. Poi ci complichiamo la vita anche quando la gara è chiusa. Errori ne facciamo tanti in avanti e dietro veniamo puniti al primo. Comunque gara più che sufficiente. Si è grandi quando si vincono queste gare quindi ci prendiamo i 3 punti. Errori individuali? In altre partite abbiamo abbassato il margine d'errore. C'è il rischio di mettere giocatori che mancano di lucidità. Oggi il turnover è andato bene. Normale che quando riconquisti palla devi far male. Il Genoa ricordiamo che è una buonissima squadra e prende pochissimi gol da quando c'è Ballardini. In generale quindi una buona partita. 16 giocatori sempre pronti? È una filosofia importante per ambire a fare più competizioni ed essere competitivo. In campionato potevamo ottenere qualcosina di meglio per quelle che sono state le gare. Per diventare importanti e competere bisogna avere più giocatori e farli sentire importanti. Fare meglio in campionato? Non a livello di scudetto, ma avremmo potuto avere 6-7 punti di vantaggio per arrivare tranquillamente in Champions. In alcune gare meritavamo di più ma è colpa nostra. Dobbiamo essere più bravi. Tenere concentrati i giocatori su SPAL e Chievo? Mica solo i giocatori (ride, ndr). È difficile, più che far vedere le partite oggi si vedevano i botteghini per il biglietto del Liverpool. Quella era la notizia di oggi, non la nostra vittoria. Per avere la certezza di rigiocare determinate gare dobbiamo arrivare in Champions League. Quanti biglietti mi hanno chiesto? Non me li hanno fatti più comprare (ride, ndr)”.

Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico, Gabriele Chiocchio)
“Cambio di mentalità dopo un episodio negativo? Devo dire che su quell’errore ci siamo impauriti, ma poi la squadra ha ripreso a creare situazioni di gioco importanti che non ha chiuso. Nella prima mezz’ora abbiamo disputato un’ottima gara, siamo mancati nella rifinitura e nell’essere maggiormente cinici sotto porta. Lo dicono i numeri, oggi abbiamo portato a casa i tre punti che sono importantissimi, perché tutti vogliono il biglietto per Roma-Liverpool, ma noi volevamo i tre punti oggi. Tre centrocampisti leggeri? In mezzo al campo hanno fatto una buona gara, poi abbiamo sbagliato quella palla che può determinare un giudizio negativo. Gonalons ha recuperato tantissimi palloni e fatto begli assist, abbiamo bisogno di tutti: oggi abbiamo vinto cambiando, con la Fiorentina abbiamo cambiato meno e perso. Non sono soddisfatto totalmente, ma è stata una buona gara in cui si poteva fare qualcosa di meglio. Le catene sono andate molto bene. La lotta Champions? Non sono stupito da Lazio e Inter, i nerazzurri possono allenarsi con continuità, ora anche la Lazio che non ha altre competizioni. Noi abbiamo la bellezza di fare la semifinale di Champions League, non sottovalutando il campionato. Il Genoa è una squadra che con Ballardini ha fatto pochissimi gol, è una squadra difficile da affrontare. Quel che abbiamo concesso glielo abbiamo regalato noi. La Lazio è forte, ha qualità, carattere, oggi ha vinto una partita difficile. Dobbiamo sbagliare il meno possibile. Dipendenti da Ünder? Credo che l’Inter abbia 25 gol di Icardi, la Lazio 27 di Immobile. Avere cannonieri è capitato a squadre vincenti, è normale che ci siano giocatori più bravi a determinare. Noi creiamo veramente tanto, ma manchiamo in concretezza. Divento noioso, ma anche stasera potevamo vincere 3-1, 4-1. Magari concedi due gol agli altri, Alisson è stato bravo in un’occasione. Dobbiamo essere più bravi nell’andarle a chiudere. Sprechi per egoismo? Quando sei in campo, nel finale magari sei un po’ accecato. Džeko poteva far gol con facilità, ma anche in altre occasioni potevamo essere più bravi, siamo mancati in queste situazioni di gioco, su cui dobbiamo migliorare. Oggi dovevamo vincere e abbiamo vinto, era importante non staccarsi dalle altre, con un calendario che non ci aiuta, a Ferrara sarà un impegno importantissimo, ho allenato squadre che devono salvarsi e so che significa”.

Eusebio Di Francesco a Rai Sport
“Siamo partiti bene nella prima mezz'ora, con la giusta concentrazione e determinazione, trovando poi il gol. Dopo abbiamo fatto qualche errore di troppo, sia nell'andare a chiudere la partita, sia nel perdere palla per il gol loro. Questa sofferenza ce la portiamo dietro da tutto il campionato però, a differenza di altre gare dove abbiamo fatto bene per portare a casa niente, oggi era fondamentale portare a casa i 3 punti, visti anche i risultati di quelle che vanno a giocare con le piccole ma hanno fatto benissimo ultimamente. Amministrare le energie? Sì, sia nervose che fisiche, è necessario fare del turnover come oggi. Impensabile fare 4 gare in 9 giorni, quindi cambierò qualcosa con la SPAL cercando però di lasciare una squadra competitiva in grado di vincere, anche se sarà difficile, lo ha fatto vedere il Crotone con la Juventus. Euforia pericolosa? Meglio della depressione, sta a noi assorbirla nel modo giusto. Però siamo tutti contenti di essere euforici. Serve l'equilibrio che ho dentro di me e devo cercare di trasmetterlo a tutto l'ambiente. Giusto che i tifosi facciano la fila al botteghino pensando più a Liverpool che al Genoa, sta a noi restare concentrati sul campionato. Meno male che ci sono le partite con il Liverpool però per giocare questo tipo di gare serve trovare la Champions tramite il campionato. Adesso la lotta è difficile, combattuta, bella, con due posti per tre squadre. Noi non dobbiamo perdere terreno rispetto a Inter, che non ha avuto le coppe, e Lazio. Noi siamo leggermente sfavoriti per via della Champions ma questo ci deve entusiasmare”.

Di Francesco a Roma TV
“La partita sofferta? Mi dite quand’è che non soffriamo? A volte ce la complichiamo da soli, eravamo partiti bene con buoni movimenti da parte delle catene. Abbiamo concretizzato poco. Ci siamo incartati negli ultimi metri. Abbiamo pagato l’unico errore della gara. Il passaggio a una difesa a 3? Mi sono reso conto che non ripartivamo più con continuità ed eravamo un po’ scoperti dietro. Ho dato più copertura in ampiezza, un po’ di stanchezza si è fatta sentire. Abbiamo, però, meritato di vincere. Fino al 30’ la squadra mi è piaciuta tantissimo. Dal 35’ siamo calati. Il giocare più bassi una scelta tattica? No, quando si allena un’idea questo può accadere per meriti altrui, anche se le ali devono essere aggressive. Non si può sempre essere aggressivi ma quando si riconquista la palla bisogna far male. Siamo stati poco incisivi. Soddisfatto della squadra? In parte, sulle pressioni posso dire che non si può spingere per tutta la gara. Ci siamo un po’ abbassati e abbiamo perso un po’ di freschezza, soprattutto con le mezz’ali. Se metterò la formazione migliore contro la SPAL? Kolarov ha giocato tante gare e ha giocato le ultime 3 con continuità, dovrò fare delle valutazioni importanti in vista di Ferrara. Avendo 4 partite in 9 giorni devo cambiare”.

Di Francesco a Radio Rai
"Qualche disattenzione di troppo, ma è un risultato importante?
Non è la prima volta, siamo partiti molto bene con la giusta applicazione. Dopo il gol c'è stato qualche errore di troppo, soprattutto per quanto riguarda l'ingenuità sul gol. A differenza di altre gare abbiamo portato a casa tre punti. Difficile gestire le energie prima del Liverpool? Sono energie nervose e fisiche. Abbiamo bisogno di fare turnover, impensabile fare quatto gare in nove giorni. Cercherò la vittoria, ma la sfida sarà difficile. Quanto è pericolosa tutta questa euforia? L’euforia è meglio della depressione. Sta a noi assorbire tutto nel modo giusto. Siamo tutti contenti, ci vuole equilibrio. I tifosi è giusto che facciano fila ai botteghini. Noi dobbiamo essere bravi a rimanere con la testa alla prossima gara. Da cosa passa la qualificazione Champions? Meno male che ci sono le partite con il Liverpool. Per poter rifare certe gare bisogna conquistare la qualificazione in campionato, che ora è diventata bella e combattuta. Ci sono due posti per tre squadre, dobbiamo essere bravi a non perdere terreno da Lazio e Inter. Le gare in più ci devono dare entusiasmo".


Di Francesco: "Tre punti d oro in chiave Champions"
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