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Di Francesco: "Sembra sia stato punito dalla sorte dopo Roma-Barcellona 3-0. Ho litigato con qualche calciatore prima di essere licenziato"

di Luca d'Alessandro

Eusebio Di Francesco, ex tecnico della Roma, ha rilasciato questa intervista al quotidiano spagnolo Marca:

Su Roma-Barcellona:
 
"Ci credevo alla rimonta. Pensavo fosse possibile perché, nonostante il 4-1 dell'andata, abbiamo giocato una grande partita. Ho scelto di giocare una partita molto aggressiva. Ora sembra facile dirsi, ma tutti credevano nella rimonta. Ricordo che nel 3-0 di Manolas tutti festeggiavano e io davo indicazioni. Florenzi mi ha guardato e mi ha detto 'mister, non ci credo', così ho cercato di mantenere alta la tensione. Gli unici tiri in porta che abbiamo ricevuto sono stati negli ultimi quattro minuti. È stata un'impresa, ma, ridendo, dico sempre che quell'impresa mi ha portato sfortuna. Sembra quasi che io sia stato punito dalla sorte dopo quella gara".

Sull'esordio di Zaniolo a Madrid:.
"La squadra era demotivata e c'era questo ragazzo che migliorava di allenamento in allenamento. Una volta l'ho rimproverato davanti a tutti e ha reagito con una determinazione impressionante. Ho scelto di dargli un premio e dimostrargli la mia fiducia, sentivo che poteva diventare un giocatore importante e l'ho fatto debuttare nella partita più difficile. L'infortunio che ha avuto lo ha ferito, non so né voglio sapere perché è finito alla Roma così, ma sono sicuro che ha ancora tempo per dimostrare il suo valore"

Sull'addio alla Roma dopo il derby perso:
"Sono stato fortunato a vincerne alcuni e la sconfitta nell'ultimo, insieme all'eliminazione con il Porto, ha portato al mio licenziamento. È stato un momento complicato: ho litigato con qualche giocatore, non dirò chi, in modo difficile. Moralmente non mi aiutava, non mi piaceva quello che stava succedendo".


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