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Di Francesco: "Siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, capiamo dove soffrire. Contro la Juventus non scenderemo in campo per un punto". VIDEO!

di Marco Rossi Mercanti

Di Francesco a Premium Sport

"Complimenti al Cagliari per la prestazione, sapevo che non stavamo benissimo. Manolas si è fatto male al riscaldamento, sono contento per Capradossi, io ci parlo con i giovani e prima o poi le occasioni arrivano, è stato molto bravo in una situazione non facile, diamo merito a un ragazzo che ha lavorato con applicazione. Manolas sta male, penso sia più di una botta, forse uno stiramento. Peres ha avuto un problemino nel primo tempo e poi è dovuto scendere, siamo stati bravi a portare a casa una vittoria sporca e da grande squadra. Il Cagliari ha fatto una grande gara. Juventus? Fa parte del mio modo di pensare: non scenderemo in campo per il punto. Noi vogliamo sempre vincere e non facciamo discorsi italiano, cercherò di recuperare più persone possibile e scenderemo in campo per vincere. La Roma è cresciuta sotto tanti punti di vista, capiamo dove soffrire. Per me la partita l'ha fatta vincere Dzeko, ha portato spesso palla, ha fatto un match da fuoriclasse. Noi dobbiamo essere continui nella partita, delle volte siamo superficiali, abbiamo regalato un po' troppo, forse per la stanchezza ma stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. Il Cagliari è stato molto bravo, sull'occasione di Farias il centrale e il terzino dovevano essere più attenti, poi dopo c'è stato l'errore di Florenzi dove poi ha salvato Kolarov. Dobbiamo restare più corti e non avere una linea bassa, poi bisogna accompagnare l'inserimento e spesso non è accaduto oggi. Alisson? Non immagino una Roma senza Alisson, ma io faccio l'allenatore. È cresciuto tantissimo, al di là delle qualità tecniche è un giocatore che fa tutto per la squadra, io voglio tanti giocatori che facciano parte di un'orchestra e lui interpreta questo che dico nel migliore dei modi. Scudetto? Dico che se la Juventus è lì davanti, ha fatto qualcosa di importante. Il Napoli ha dimostrato di avere maggiore qualità nell'interpretazione e un'identità netta, poi la Juventus si è dimostrata vincente e i vincenti hanno spesso ragione".

Di Francesco Sky Sport

“La partita? Il gruppo ha dimostrato di saper soffrire: oggi fisicamente mentalmente non eravamo lucidissimi. La partita mi faceva paura: il Cagliari voleva salvarsi. Noi siamo stati bravi con alcuni giocatori, tra cui Dzeko che ha trascinato la squadra. Mi piace il giocatore che capisce le difficoltà e si mette a disposizione. Siamo cresciuti. I meriti di Cengiz e Alisson? Il primo ha la capacità che aveva Montella di prepararsi al tiro. Alisson, al di là delle qualità, fa grandi parate e ha grande personalità: gioca da portiere per gli altri. Non gioca per fare la parata bella, è pratico e parla sempre con i compagni. Fa il portiere come piace a me: gioca quasi insieme ai compagni di reparto. È un motivatore positivo, a me piace. Capradossi? Quando uno si allena con continuità è un bel segno: glielo avevo detto che sarebbe arrivata la sua occasione. Ha commesso qualche ingenuità ma ha fatto un’ottima gara contro attaccanti pericolosi come Pavoletti. Il cammino in Champions? Potevamo rientrare in partita contro il Liverpool, a volte basta un episodio. Quello che mi fa arrabbiare è il tempo che si perde a protestare: se uno deve recuperare non bisogna protestare. In questo dobbiamo crescere. La squadra deve pensare che si può sempre riaprire. Con 3 minuti in più chissà, loro erano in bambola. La consapevolezza è arrivata grazie anche agli schiaffi. Le critiche costruttive costruiscono. Siamo stati bravi a crescere. Il confronto è sempre momento di crescita. La prossima stagione di Schick? Patrik ha delle qualità impressionanti: deve riuscire a superare le difficoltà in un ambiente difficile. In questo momento può mettersi a disposizione dei compagni. L’esterno lo fa con dedizione, lui è più un attaccante che può darmi tante alternative. È una risorsa, non un problema. Da quanto si riparte l’anno prossimo? Nella crescita ci passano gli errori fatti, l’anno prossimo in campionato dovremo fare meglio. Gli obiettivi li decide la società. Io alleno i calciatori e cerco di farli rendere al meglio. Alisson rimane? Credo di sì da quello che mi dicono, del mercato non se ne è parlato. Anche del mio profilo non se ne è parlato. Dopo la qualificazione in Champions parleremo”.

Di Francesco a Rai Sport

"Non abbiamo cercato di fargli mai troppo male, anche se la squadra ha fatto molta fatica a recuperare le energie. Abbiamo alternato prestazioni di livello ad altre meno: una grande squadra deve vincere anche queste partite, ne ho viste vincere tante così alla Juventus. Abbiamo visto tanti errori individuali e situazioni che non aiutano, come Capradossi che ha saputo di dover esordire mezz'ora prima. Abbiamo lottato con il coltello tra i denti. Siamo passati attraverso la crescita di molti giovani e una mentalità che per me sta cambiando. Dopo aver passato il turno col Qarabag la squadra si è un po' seduta e questo ci deve far crescere. Non è facile arrivare davanti a potenze del genere in semifinale di Champions: se ci avessimo creduto un po' di più forse potevamo arrivare anche in finale. La Champions toglie energie: avevo El Shaarawy e Pellegrini non al meglio, Manolas è uscito nel riscaldamento, Peres che si stira... Abbiamo fatto di necessità virtù. Questo è un campo difficile e non eravamo brillantissimi né di gambe né di testa. Quando raggiungeremo la Champions, obiettivo più importante, ci sederemo con la società per capire dove migliorare. Qualcosina c'è da fare per arrivare a Juve e Napoli ma basta vedere chi ha fatto gol oggi (Ünder, ndr) che per molti era un oggetto misterioso ma non per me. Vorrei però sottolineare Dzeko, che ha aiutato la squadra nei momenti di difficoltà. Queste sono le cose che fanno diventare una squadra più grande".

Di Francesco in conferenza stampa

“Siamo stati spesso costretti a perdere tanti duelli in mezzo al campo. Siamo stati poco bravi ad aprire il gioco. Una Roma matura per la prossima stagione? Gli obiettivi per alzare l’asticella li fa la società: l’obiettivo primario è raggiungere la Champions. Gli errori ci hanno fatto crescere: la squadra è maturato. A Cagliari ho visto soffrire tante squadra, tra cui Inter e Juve. Queste sono partite che puoi vincere in maniera sporca. Siamo stati bravi e un pizzico fortunati”

Di Francesco a Roma TV

“Battaglia? Sapevo che qualcosina potevamo lasciare sul campo, si sono viste le scorie della Champions League, per poca prontezza che abbiamo avuto, abbiamo perso anche qualche giocatore, quando giochi tanto e hai poco tempo per recuperare qualcosa ti porti dietro. Abbiamo vinto una partita sporca, da squadra matura, con esordienti ma anche con gente come Džeko, che ha preso in mano la squadra, è venuto a fare anche il quinto. È la mentalità che mi piace. C’erano giocatori non al meglio come El Shaarawy e Pellegrini, ho cercato di sfruttare la fisicità di Gonalons, è stato utile anche come mezz’ala, ha la capacità di correre in avanti e aggredire, è stato un aspetto positivo. Capradossi Il merito è suo, ha dimostrato di farsi trovare pronto. Non ho avuto dubbi, quando alleni la squadra con determinati concetti, mettere un giocatore che centrale non gioca in allenamento come Kolarov non sarebbe stato giusto. Cattivi? Vincere una partita così sporca non è mai facile, la squadra ha dimostrato maturità”


Giornalista voleva il pareggio, Di Fra risponde così...
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