Di Francesco: "Sono dispiaciuto, i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario ma i particolari fanno la differenza"
Di Francesco a Premium Sport
"Gli episodi? La mia squadra doveva crederci ancora di più, potevamo farne 4 al Liverpool e così abbiamo fatto, sono dispiaciuto. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, abbiamo regalato 2 gol su nostre ingenuità, ma poi abbiamo messo alle corde il Liverpool. Da loro, invece, in 45', abbiamo rovinato tanto di quanto fatto in precedenza. Ora dobbiamo tornare in Champions League e magari di nuovo in semifinale, dobbiamo capire che possiamo competere in questa competizione nonostante tanti ragazzi giovani, io non mi accontento e dobbiamo fare qualcosina in più. Alzare la voce? Ci pensa la società, io devo dire ai miei che bisogna crederci anche all'80' sul 2-2, non protestare con l'arbitro. Noi dobbiamo pensare a far gol e crederci. Sono ancora più rammaricato. Schick? L'ho adattato in un ruolo non suo, il Liverpool ha dei giocatori che ti mettono in difficoltà tipo Mané, noi dobbiamo dar merito a una squadra che ha dimostrato dei valori come il Liverpool. In alcune partite sei stato meno qualitativo, mi dispiace per Stephan che ho dovuto sostituire per campi. Io dico solo che i particolari fanno la differenza, abbiamo preso tra andata e ritorno due gol su angolo, sono tutte piccole cose che ci porteremo dietro. I ragazzi si sono resi conto degli errori, ma è inutile rammaricarsi in campo. Se ci danno espulsione e rigore, era un episodio che ci avrebbe permesso di mettergli più pressione. Ora lecchiamoci le ferite".
Di Francesco a Roma TV
“La partita e l’arbitraggio? Peccato, io ci credevo anche sul 2-1, avevamo le potenzialità e la testa. È ovvio che se commetti due errori la situazione si può complicare. Se ci avessero dato quello che ci hanno tolto la partita sarebbe potuta andare diversamente. È stato inutile anche protestare, abbiamo perso tempo. Sicuramente oggi ci hanno tolto. Peccato per il primo tempo di Liverpool, in cui non ci siamo stati: oggi siamo stati sempre nella loro metà campo, la squadra ha avuto cattiveria e desiderio tranne nelle due situazioni, in cui abbiamo subito gol. La crescita del gruppo? Sono contento anche se non basta, bisogna migliorare nei particolari: oggi ci hanno atto uscire questi particolari, come il gol preso su calcio d’angolo. Sulla respinta avremmo dovuto temporeggiare e invece siamo stati ingenui sul secondo gol. Sul primo gol abbiamo sbagliato in disimpegno, peccato. Roma sempre in gara? Questa squadra sta diventando una squadra di uomini, siamo cresciuti. La prima cosa che ho detto loro è di tirar fuori quanto giusto per migliorare. Stasera abbiamo dimostrato di poter essere a Kiev. Abbiamo perso contro una squadra che ha qualità importanti. Poca lettura sulle seconde palle? Sono d’accordo però nella continuità della gara non si può sempre arrivare: un margine di errore c’è sempre perché la capacità dei difensori nel respingere fa la differenza. Oggi abbiamo limitato le loro ripartenze, abbiamo perso 2 palloni sanguinosi. Quando si gioca contro squadre del genere c’è il rischio quando si perde palla nel subire la verticalità. Complimenti al pubblico meraviglioso: mi sono emozionato. Il peccato è stato non aver dato la gioia a questo pubblico di un’altra partita”.
Di Francesco in conferenza stampa
"Il VAR? Al di là del VAR, ci hanno tolto qualcosina nel momento topico della partita, abbiamo fatto una grande partita per l'atteggiamento. Quello che mi dispiace di più è non aver dato alla gente l'emozione di una grande serata. Io ero convinto di poterla ribaltare anche nel secondo tempo. Abbiamo perso troppi minuti a protestare. Il Var ci avrebbe dato qualcosa in più perché ci sono stati degli episodi clamorosi. Sulla mentalità internazionale? Attraverso la mentalità si può diventare grandi. Ci sono stati episodi che sono lontane da questa mentalità, anche da parte mia, sia all'andata che al ritorno. Manca ancora tanto e possiamo solo crescere. Sulla partita di stasera? Quando due squadre giocano a viso aperto, è come vedere un incontro di pugilato dove due pugili cercano di farsi male a vicenda. Noi siamo mancati 45 minuti in questa mentalità a Liverpool. Ma devo dire che una squadra che si fa due gol e reagisce così, significa che è fatta di uomini. E sono contentissimo. Ce ne fossero di più di gare come questa. Se la Roma avrebbe meritato la finale? Il Liverpool non ha rubato niente perché ha dimostrato di essere una grande squadra. Alla fine, se andiamo a vedere le azioni da gol, penso che si equivalgono. Ha vinto la squadra che ha superato l'avversario nel particolare. Su come far crescere la squadra anche sul mercato? Non è la serata opportuna. Dobbiamo raggiungere la qualificazione in Champions e poi valuteremo. La mentalità fa la differenza in questo ambiente. Sono molto contento di aver visto crescere Trigoria in questa mentalità. Deve crescere ancora per diventare ambiziosi. Cosa può servire alla squadra per evitare gli errori che l'hanno condannata? Dobbiamo trattare tutte le partite nello stesso modo. Il Liverpool hanno corso nettamente più di noi, oggi le cose si sono ribaltate. Deve scattare sempre qualcosa nella testa per ribaltare le partite. I numeri li lascio agli altri, io penso alla mentalità della squadra. Quando sei dinamico come stasera, puoi vincere con tutti. Dopo il Qarabag la squadra si è un po' seduta e dobbiamo essere bravi a capire dove abbiamo sbagliato. Su cosa può ambire il prossimo anno? Gli obiettivi e il mercato li fissano la società. Se dovessimo arrivare in Champions dovremmo ambire a diventare sempre più grandi. Io sono qui arrabbiato, però ricordiamoci cosa ha fatto realmente la Roma: l'ultima finale l'ha giocata nel tempo che fu. Penso che sia una cosa straordinaria quanto fatto dalla Roma. Dobbiamo cercare di non perdere ciò che di buono abbiamo fatto quest'anno. Sulla mia dimensione? Sono sempre me stesso. Ho cercato di portare avanti le mie idee. Una certa filosofia, cerco di trasmettere la mia mentalità, non solo dentro al campo. La squadra lo ha dimostrato. Ha dimostrato una vera crescita a tutto tondo. Hanno sofferto tutti insieme, un'idea che può permetterci di diventare veramente grandi".