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Di Francesco: "Spalletti? Sa farsi capire con facilità. Mi chiedeva di Zeman. Totti? È un discorso delicato"

di Luca d'Alessandro
Fonte: Il Messaggero

L'allenatore del Sassuolo, Eusebio Di Francesco è stato intervistato da Il Messaggero. Ecco uno stralcio delle sue parole su Spalletti e la Roma:

Spalletti ha detto che lei è un bene per il calcio italiano.
«Mi gratifica. Me lo ha ripetuto anche personalmente».

Lo studiava ai tempi della Roma?
«Lui ogni tanto mi chiedeva qualcosa, era curioso: su cosa si faceva con Zeman, che tipo di movimenti. Non ero mai io ad andare da Luciano. Non mi sono mai permesso».

Cosa la colpiva del suo modo di lavorare?
«La personalità, ciò che trasmetteva ai giocatori. Sa trasmettere le proprie idee, sa farsi capire con facilità».

Quindi che tipo di allenatore serve a Roma per vincere?
«Serve un’unità di intenti e una progettazione, una società. Si deve credere in un allenatore, oltre le difficoltà, perché è lì che si vedono i gruppi, le persone e gli uomini».

Domanda complicata: come si comporterebbe con Totti? Sarebbe paziente o cinico?
«È un discorso delicato. È importante ciò che sente lui. Francesco sa di non essere un ragazzino, è intelligente, Spalletti è uno che non si nasconde. Io al massimo gli proporrei di venire a farmi da collaboratore. Non io il suo. Lui a me».


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